
Attualità
«Due anni di attesa per il riaffido delle quattro figlie»
L'avvocato della donna: «Il Tribunale dei minori tarda a pronunciarsi»
Margherita - venerdì 5 agosto 2022
12.00
Una mamma di Margherita di Savoia è in attesa da ben due anni di poter riavere con sé le quattro figlie minori di 9, 11, 13 e 15 anni, tre delle quali attualmente collocate in una comunità educativa. Il Tribunale dei minori di Bari tarda a pronunciarsi sulla questione.
Secondo quanto sostenuto dall'avvocato Tiziana Brunetti, legale della donna, «i servizi sociali del Comune di Margherita di Savoia, nella persona di Valentina Carone, e il consultorio della cittadina salinara, nella persona di Rita Martinelli, sono totalmente assenti nel percorso di reintegra della genitorialità della madre nonostante quest'ultima abbia sollecitato più volte la programmazione di un valido percorso. Percorso che che permetterebbe al Tribunale dei minori di disporre il rientro ad una vita normale delle ragazze».
La vicenda è piuttosto complicata: «Non si comprende perché il Tribunale sottovaluti la volontà delle ragazze di tornare dalla madre, laddove anche il padre ha rifiutato di tenerle con sé. Proprio i rapporti burrascosi e di violenza tra il padre e la madre, oggi legalmente separati, hanno fatto sì che nel 2015 le minori venissero affidate ai nonni paterni, oggi anziani e in cagionevole stato di salute, e con i quali vive ancora la più piccola delle ragazze» ha aggiunto Brunetti. «Ci si chiede per quale ragione il Tribunale tardi a dare una risposta alla mamma per il rientro delle minori a casa e comunque a fissare dei giorni di rientro nel periodo estivo. Non si comprende quale sia la falla del sistema che non concede un provvedimento di reintegra nella genitorialità della mamma, venuti meno i presupposti e il pregiudizio, soprattutto nell'interesse delle ragazze che sono provate psicologicamente e il cui recupero sarà lungo e difficile» ha concluso l'avvocato, rivolgendo un invito a Bernardo Lodispoto, Sindaco di Margherita di Savoia, a concentrare le sue attenzioni e quelle degli uffici comunali sul caso.
Secondo quanto sostenuto dall'avvocato Tiziana Brunetti, legale della donna, «i servizi sociali del Comune di Margherita di Savoia, nella persona di Valentina Carone, e il consultorio della cittadina salinara, nella persona di Rita Martinelli, sono totalmente assenti nel percorso di reintegra della genitorialità della madre nonostante quest'ultima abbia sollecitato più volte la programmazione di un valido percorso. Percorso che che permetterebbe al Tribunale dei minori di disporre il rientro ad una vita normale delle ragazze».
La vicenda è piuttosto complicata: «Non si comprende perché il Tribunale sottovaluti la volontà delle ragazze di tornare dalla madre, laddove anche il padre ha rifiutato di tenerle con sé. Proprio i rapporti burrascosi e di violenza tra il padre e la madre, oggi legalmente separati, hanno fatto sì che nel 2015 le minori venissero affidate ai nonni paterni, oggi anziani e in cagionevole stato di salute, e con i quali vive ancora la più piccola delle ragazze» ha aggiunto Brunetti. «Ci si chiede per quale ragione il Tribunale tardi a dare una risposta alla mamma per il rientro delle minori a casa e comunque a fissare dei giorni di rientro nel periodo estivo. Non si comprende quale sia la falla del sistema che non concede un provvedimento di reintegra nella genitorialità della mamma, venuti meno i presupposti e il pregiudizio, soprattutto nell'interesse delle ragazze che sono provate psicologicamente e il cui recupero sarà lungo e difficile» ha concluso l'avvocato, rivolgendo un invito a Bernardo Lodispoto, Sindaco di Margherita di Savoia, a concentrare le sue attenzioni e quelle degli uffici comunali sul caso.