
Religioni
Benessere tra corpo e anima: così la parrocchia San Pio celebra la Novena all’Immacolata
Ieri mattina un appuntamento in palestra per celebrare la terza giornata della Novena seguendo il tema: “Il telaio e il tempio”
Margherita - martedì 2 dicembre 2025
16.52
Un momento di preghiera e benessere in palestra per vivere insieme la terza giornata della Novena all'Immacolata. È quanto vissuto ieri mattina a Margherita di Savoia, dalla comunità parrocchiale di San Pio che, guidata dal parroco Don Michele Schiavone, ha celebrato un incontro speciale all'interno della palestra "Asd Universo Latino Dance & Fitness", facendo riferimento al tema scelto per la giornata: il telaio e il tempio.
«Il tema del terzo giorno della novena in preparazione alla festa dell'Immacolata è: con Maria in cammino per ricucire le nostre relazioni. Abbiamo quindi scelto come luogo dove vivere questa celebrazione, la palestra, in cui si pratica l'esercizio fisico per stare bene con il nostro corpo e con la nostra anima. Il nostro compito oggi è quello di ricucire le relazioni, ma per farlo abbiamo bisogno anche di ricucire il corpo, di farlo rilassare, per poter vivere le giornate in maniera positiva e tranquilla. Quindi oggi vogliamo affidare a Maria il nostro cammino, perché così come una mamma, anche lei ci possa prendere per mano», spiega Don Michele Schiavone.
La palestra quindi rappresenta un luogo di risanamento per corpo e anima: è un po' come un telaio su cui poter cucire le relazioni, ponendo particolare attenzione al corpo e al movimento, infatti attraverso l'atto di sollevare, allungare e correre, si può sviluppare una concentrazione implacabile.
«Anche noi siamo qui oggi insieme alla Madonna, grazie a Don Michele. Così come il telaio serve a ricucire un capo oppure a sistemare uno dei vestiti a cui teniamo di più, così noi, attraverso l'attività fisica, gli esercizi, i movimenti e i rinforzi muscolari che facciamo insieme ai nostri allievi, cerchiamo non solo di migliorare la condizione corporea interna ed esterna, ma anche le nostre emozioni e la nostra autostima», afferma l'insegnante di danza Cristina De Mango.
«Vogliamo partire dal filo conduttore - prosegue l'insegnante di danza Cristina Marrano - per creare momenti di aggregazione (in palestra, in chiesa o nelle associazioni) per i giovani che, più di tutti, hanno bisogno di stare insieme gli uni con gli altri. Quindi grazie a questo incontro, insieme a Don Michele, abbiamo cercato di creare un momento non solo dedicato al corpo, ma anche all'anima, affinché possiamo davvero riflettere su quello che è il nostro ruolo di educatori. I ragazzi ma anche gli adulti, non devono essere lasciati soli: bisogna cercare di essergli più vicino in tutti i modi che possiamo».
«Il tema del terzo giorno della novena in preparazione alla festa dell'Immacolata è: con Maria in cammino per ricucire le nostre relazioni. Abbiamo quindi scelto come luogo dove vivere questa celebrazione, la palestra, in cui si pratica l'esercizio fisico per stare bene con il nostro corpo e con la nostra anima. Il nostro compito oggi è quello di ricucire le relazioni, ma per farlo abbiamo bisogno anche di ricucire il corpo, di farlo rilassare, per poter vivere le giornate in maniera positiva e tranquilla. Quindi oggi vogliamo affidare a Maria il nostro cammino, perché così come una mamma, anche lei ci possa prendere per mano», spiega Don Michele Schiavone.
La palestra quindi rappresenta un luogo di risanamento per corpo e anima: è un po' come un telaio su cui poter cucire le relazioni, ponendo particolare attenzione al corpo e al movimento, infatti attraverso l'atto di sollevare, allungare e correre, si può sviluppare una concentrazione implacabile.
«Anche noi siamo qui oggi insieme alla Madonna, grazie a Don Michele. Così come il telaio serve a ricucire un capo oppure a sistemare uno dei vestiti a cui teniamo di più, così noi, attraverso l'attività fisica, gli esercizi, i movimenti e i rinforzi muscolari che facciamo insieme ai nostri allievi, cerchiamo non solo di migliorare la condizione corporea interna ed esterna, ma anche le nostre emozioni e la nostra autostima», afferma l'insegnante di danza Cristina De Mango.
«Vogliamo partire dal filo conduttore - prosegue l'insegnante di danza Cristina Marrano - per creare momenti di aggregazione (in palestra, in chiesa o nelle associazioni) per i giovani che, più di tutti, hanno bisogno di stare insieme gli uni con gli altri. Quindi grazie a questo incontro, insieme a Don Michele, abbiamo cercato di creare un momento non solo dedicato al corpo, ma anche all'anima, affinché possiamo davvero riflettere su quello che è il nostro ruolo di educatori. I ragazzi ma anche gli adulti, non devono essere lasciati soli: bisogna cercare di essergli più vicino in tutti i modi che possiamo».



Ricevi aggiornamenti e contenuti da Margherita 
.jpg)





j.jpg)