Focolaio di Xylella
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Territorio

Xylella, allarme rosso nella Bat: a Bisceglie scoperti quattro ulivi infetti

Coldiretti Puglia: "Subito eradicazione e sorveglianza area cuscinetto"

«Con il ritrovamento di 4 ulivi infetti da Xylella fastidiosa a Bisceglie nella provincia della BAT, il batterio killer 'cammina' ancora, per cui serve una sorveglianza tempestiva e continua sulla zona cuscinetto, oltre all'eradicazione chirurgica delle piante infette per eliminare la fonte di inoculo». Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, con il nuovo focolaio di Xylella fastidiosa conclamato a Bisceglie.

«E' stata programmata un'attività di sorveglianza rafforzata dell'area di 400 m attorno alla zona infetta, finalizzata a verificare la presenza di ulteriori piante infette e di conseguenza l'estensione dell'area infetta, con l'Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia che nell'agro di Bisceglie nel 2025 ha prelevato e analizzato 249 campioni vegetali da piante della specie Prunus avium (4 piante) e Olea europea (245) specie ospiti a Xylella fastidiosa, mentre è in corso la caratterizzazione del ceppo di Xylella fastidiosa sottospecie pauca individuata in agro di Bisceglie da parte dell'Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) – CNR di Bari».

«Nelle pratiche di prevenzione come le lavorazioni artificiali contro la 'sputacchina', il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l'insetto adulto, sono coinvolti – precisa Coldiretti Puglia – anche i Comuni pugliesi e agli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS , Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell'insetto vettore 'sputacchina' che inoculando la malattia è responsabile dell'avanzata della Xylella fastidiosa».

«Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi e dell'insetto vettore 'la sputacchina', campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, sono – conclude Coldiretti Puglia – l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione».

«Risultano contaminati quasi 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Bari sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, per l'individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione – conclude Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto».
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