Magazzino Nervi. <span>Foto Giuseppe Capacchione</span>
Magazzino Nervi. Foto Giuseppe Capacchione
Cronaca

Magazzino Nervi, si attende il 21 agosto per trasferimento proprietà al Comune

Lodispoto: «Diventerà un grande museo del sale con sala cinematografica»

L'acquisizione al patrimonio comunale è stata approvata quasi all'unanimità dal Consiglio comunale alla vigilia di ferragosto, adesso manca solo l'atto formale fra meno di dieci giorni e il magazzino Nervi sarà ufficialmente di proprietà del comune di Margherita di Savoia. Una seduta lampo della massima assise cittadina, l'unico punto all'ordine del giorno è passato con 14 voti favorevoli e un solo astenuto, il consigliere di minoranza Elena Muoio perché non convinta da alcune note tecniche. «In soli otto mesi siamo riusciti a ottenere l'approvazione sia regionale che nazionale del piano di valorizzazione del bene - ha affermato il sindaco Bernardo Lodispoto -. Adesso dobbiamo stipulare l'atto di trasferimento. La data è stata già fissata, il prossimo 21 agosto alle 12.30 in AtiSale. Alla presenza del Demanio il possesso materiale verrà trasferito al Comune». Il luogo scelto per la firma è la sede di AtiSale, cioè l'azienda che gestisce le saline più grande d'Europa in concessione dallo Stato, perché l'immobile è situato all'interno della Salina, il Demanio invece finora è il proprietario dello stabile così come di tutto l'indotto. Chiaramente nel progetto sono previsti anche gli accessi e l'area di pertinenza del Comune che saranno ben distinti dalle zone di competenza dell'azienda.

Il magazzino porta il nome del suo ideatore, l'architetto Pier Luigi Nervi che negli anni '30 del secolo scorso fu incaricato dello Stato fascista di progettare strutture per conto delle aziende del Monopolio. L'opera, oggi definita esempio di archeologica industriale, è stato realizzata fra il 1935 e il 1936. L'opificio veniva utilizzato per la sofisticazione dei sali. Per il tempo fu una vera innovazione per il suo sistema formato da 12 archi all'interno che permetteva di ammassare il sale a forma di piramide compatta. Resta un'opera d'arte architettonica unica al mondo e finora in stato di totale decadenza. La struttura è maestosa, estesa per una superficie lunga 62 metri e larga 22. L'immobile si sviluppa in altezza per 16 metri. Al centro è dominato dalla torre degli impianti alta 22 metri. «Nel piano di valorizzazione è previsto un grande museo del sale - ha concluso Lodispoto -. E non solo. Con l'acquisizione di un capannone adiacente si è pensato di creare una sala cinematografica che progetterà le bellezze della zona umida, come la nidificazione delle numerose specie volatili presenti».
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