Michele Damato
Michele Damato
Politica

Avvicendamento in Fratelli d'Italia, interviene l'avvocato Damato

La nota dell'ex rappresentante cittadino: «Annunciate le mie dimissioni in mia assenza e senza alcun passaggio formale preliminare»

«Avendo appreso solo dagli organi di stampa gli esiti dell'evento svoltosi il 5 maggio u.s., presso la neo istituita sede cittadina di FdI, affido allo stesso mezzo di divulgazione le mie considerazioni in merito». Si legge nella nota stampa a firma dell'avv. Michele Damato in qualità di ex segretario cittadino di FdI.

«All'atto della mia nomina a rappresentante cittadino del partito Fratelli d'Italia ho assunto la responsabilità del ruolo con la massima diligenza e dedizione, fiducioso di poter costruire ed offrire un percorso di politica partecipata a chi avesse voluto condividere i valori ed i programmi di un partito attestatosi meritatamente in forte ascesa.

E così, nel rispetto pedissequo delle indicazioni fornitemi dagli organi sovraordinati della nomenclatura del partito, la sezione locale di Margherita di Savoia ha istituito una sede, nominato un direttivo e si è fatta parte attiva in tutte le iniziative, in forma autonoma ed in condivisione con altre sensibilità locali, riguardanti i temi salienti della vita politica del Paese intervenendo, all'occorrenza, in modo puntuale, producendo un dignitoso numero di articoli divulgati a mezzo stampa, partecipando al dibattito pubblico in modo costante, spesso anticipando tematiche che poi sarebbero diventate di precipuo interesse pubblico.

Mi piace ricordare, tra gli altri, l'intenso attivismo profuso per la salvaguardia dell'ex palazzo di città, messo al riparo da destinazioni d'uso improbabili proposte dall'amministrazione comunale; la pubblica conferenza di sensibilizzazione tenuta a seguito dei licenziamenti operati da Atisale; la proficua campagna elettorale condotta in occasione delle ultime elezioni politiche che ha decretato la consacrazione di Giorgia Meloni a Presidente del Consiglio, sino alla elezione, in un contesto a dir poco difficile, di un rappresentante del partito all'interno del consiglio comunale votato lo scorso maggio 2023.

Ciò che, sinceramente, non mi sarei mai aspettato è stato l'epilogo di questa mia personale esperienza.

Ed invero, la preannunciata stagione congressuale, con la conseguente corsa indiscriminata al tesseramento, ha riportato in auge un lungo e strisciante lavorio distruttivo operato da chi, senza alcuna reale proposta alternativa, ma con mere finalità di arrogante prevaricazione, ha sempre perseguito, all'interno del partito, interessi di natura esclusivamente personale impedendo, di fatto, lo sviluppo di un leale confronto nelle sedi proprie.

Il tutto, oggi lo posso affermare senza tema di smentita, con buona pace di chi avrebbe dovuto vigilare e/o, quantomeno, attendere al regolare svolgimento delle attività di partito.

La manifestazione di domenica 5 maggio u.s. non è stato altro che una passerella elettorale che ha sommariamente soverchiato e travolto qualsiasi forma di passione, dedizione e impegno da parte di chi ha raccolto la sfida del cambiamento ed ha creduto fortemente nella possibilità di coltivare un nuovo modo di fare politica: quella autentica e non interessata, vicina alle persone e non alle polemiche, fatta di donne e di uomini con una visione ed un progetto comune.

Come se non bastasse è successo che, in tale torbido contesto, in assenza del sottoscritto e di qualsivoglia necessario passaggio formale preliminare, sono state annunciate le mie dimissioni, asseritamente rassegnate a fronte della mia nomina a componente del coordinamento provinciale del partito e si è proceduto, in spregio al vigente codice etico di FdI, alla nomina del nuovo coordinatore cittadino.

Orbene, poiché allo stato non esiste alcun atto dimissorio a mia firma né, tampoco, mi consta aver ricevuto formale nomina ad altro incarico, anche al fine di non creare imbarazzo alcuno a chi evidentemente è incorso in una marchiana leggerezza da principiante, devo ritenere che quello posto in essere nella rassegna del 5 maggio u.s. sia stato un atto commissariale per il quale resto in attesa delle dovute motivazioni.

Voglio subito chiarire che la mia intenzione non è quella di mantenere e/o rivendicare ruoli, incarichi e poltrone, non ne ho bisogno!

Anzi colgo l'occasione, viste le modalità di comunicazione adottate dal partito, per dichiarare il mio irrevocabile disimpegno da qualsiasi incarico o funzione.

Ci sono uomini e donne per tutte le stagioni: non io. C'è un limite, che per me è invalicabile, e oltrepassarlo diventa oltraggioso nei confronti della mia dignità e di quella di tutte le persone che mi sono state lealmente accanto in questa esperienza. Per questo ritengo la ormai rinunciata nomina a componente del coordinamento provinciale un maldestro tentativo di captatio benevolentiae che rimetto volentieri al proponente.

Non posso concludere questo mio intervento prima di aver rivolto un immenso grazie e un abbraccio a tutte e a tutti i militanti, i simpatizzanti e, comunque, a tutti coloro che hanno condiviso con me questa esperienza unica.

Mi sia concesso, infine, di rivolgere un pensiero ed un ringraziamento particolare agli amici Francesca Distaso, Raffaele Rutigliano, Franco Bilardi e Savino Difeo il cui sincero supporto e la esemplare lealtà hanno illuminato il corso del mio mandato.

Ma non è finita qui! Continuerò a dare il mio contributo attivo nel dibattito politico con le mie idee, alla luce del sole, consapevole che l'impegno non dipende dal ruolo che si ricopre ma dalla passione che si ha dentro. Ed io questa passione la sento ancora molto forte».
  • Fratelli d'Italia
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