
Territorio
La Sp 141 resta chiusa fino a novembre: protestano cittadini e arenaioli di Margherita e Zapponeta
Si allungano i tempi per la riapertura della Sp 141, che resterà chiusa fino al 10 novembre per i lavori di messa in sicurezza del ponte all’altezza di Foce Aloisa
Margherita - giovedì 4 settembre 2025
16.28
«È inaccettabile e vergognosa l'ulteriore proroga della chiusura del Ponte Foce Aloisa fino al 10 novembre 2025. Una situazione che si aggrava giorno dopo giorno, senza che le istanze del territorio vengano ascoltate».
Con queste parole, il sindaco di Zapponeta Vincenzo Riontino, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo i disagi causati dal prolungamento dei lavori per la riapertura della Sp 141, un'arteria essenziale per le province di Foggia e Bat.
Infatti questa strada è quotidianamente percorsa da migliaia di automobili ed è essenziale per il collegamento e lo sviluppo economico della zona, soprattutto durante il periodo estivo in cui rappresenta una risorsa vitale per l'economia locale.
«Già agli inizi di agosto - prosegue il sindaco - a pochi giorni dall'avvio dei lavori, che secondo i tecnici della provincia di Foggia sarebbero dovuti durare al massimo due settimane, avevamo chiesto un rafforzamento del numero degli operai ed una turnazione intensiva, a copertura dell'intera giornata, unica condizione per contenere i tempi. Nulla di tutto questo è stato fatto. Allo stesso modo, è rimasta senza alcun seguito la richiesta, inviata già a giugno scorso alla Provincia Bat, di messa in sicurezza del percorso viario alternativo. Se non arriveranno risposte concrete, non escludiamo iniziative di mobilitazione civile per richiamare l'attenzione su un problema che interessa un territorio ampio e strategico. Sono tantissimi i cittadini ad essere coinvolti, e appartenenti ad un'area che conta un bacino di diverse centinaia di migliaia di abitanti. Per questo rivolgo un appello anche ai colleghi sindaci, direttamente e indirettamente interessati da questo disagio, affinché facciano sentire la propria voce. È altrettanto necessario e doveroso che i rappresentanti istituzionali provinciali, regionali e nazionali dimostrino vicinanza e impegno, assumendo iniziative concrete per dare finalmente risposte a un territorio che non può più aspettare».
Anche i cittadini e gli arenaioli di Margherita di Savoia si uniscono alle proteste, sottolineando le loro difficoltà quotidiane nel percorrere quel tratto di strada interessata dai lavori. Infatti molti agricoltori svolgono le loro attività produttive nel tratto che va da Zona Orno fino al confine con la provincia di Foggia, in direzione Zapponeta. L'amministrazione comunale di Margherita ha espresso piena solidarietà verso le proteste degli arenaioli.
«In aprile - spiega il vice sindaco di Margherita di Savoia Salvatore Piazzolla, titolare della delega alle politiche agricole - quando il Ministero delle Infrastrutture ordinò i lavori di messa in sicurezza del ponte e la conseguente chiusura della strada, si disse che la riapertura sarebbe stata programmata per il 15 giugno, prima dell'inizio dell'estate, ma i ritardi nell'intervento hanno portato a una proroga del termine per la consegna dei lavori prima al 31 luglio poi al 30 agosto; ora giunge una ulteriore comunicazione di proroga fino al 10 novembre. Tutto questo, oltre ad aver condizionato pesantemente il traffico veicolare nella stagione estiva, crea nuove difficoltà agli arenaioli e a tutti coloro che svolgono attività produttive nel tratto che da Zona Orno si spinge fino al confine con la provincia di Foggia in direzione Zapponeta. Si stima che il traffico giornaliero su quel tratto di strada sia di circa 11mila veicoli e questo dimostra come il nostro territorio abbia risentito notevolmente di questa situazione in termini economici. Esprimiamo dunque la nostra solidarietà agli arenaioli e alle comunità interessate da questa vicenda auspicando una soluzione in tempi rapidi da parte della Provincia di Foggia, competente per territorio, ribadendo comunque che la sicurezza è un valore prioritario e non negoziabile».
Con queste parole, il sindaco di Zapponeta Vincenzo Riontino, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo i disagi causati dal prolungamento dei lavori per la riapertura della Sp 141, un'arteria essenziale per le province di Foggia e Bat.
Infatti questa strada è quotidianamente percorsa da migliaia di automobili ed è essenziale per il collegamento e lo sviluppo economico della zona, soprattutto durante il periodo estivo in cui rappresenta una risorsa vitale per l'economia locale.
«Già agli inizi di agosto - prosegue il sindaco - a pochi giorni dall'avvio dei lavori, che secondo i tecnici della provincia di Foggia sarebbero dovuti durare al massimo due settimane, avevamo chiesto un rafforzamento del numero degli operai ed una turnazione intensiva, a copertura dell'intera giornata, unica condizione per contenere i tempi. Nulla di tutto questo è stato fatto. Allo stesso modo, è rimasta senza alcun seguito la richiesta, inviata già a giugno scorso alla Provincia Bat, di messa in sicurezza del percorso viario alternativo. Se non arriveranno risposte concrete, non escludiamo iniziative di mobilitazione civile per richiamare l'attenzione su un problema che interessa un territorio ampio e strategico. Sono tantissimi i cittadini ad essere coinvolti, e appartenenti ad un'area che conta un bacino di diverse centinaia di migliaia di abitanti. Per questo rivolgo un appello anche ai colleghi sindaci, direttamente e indirettamente interessati da questo disagio, affinché facciano sentire la propria voce. È altrettanto necessario e doveroso che i rappresentanti istituzionali provinciali, regionali e nazionali dimostrino vicinanza e impegno, assumendo iniziative concrete per dare finalmente risposte a un territorio che non può più aspettare».
Anche i cittadini e gli arenaioli di Margherita di Savoia si uniscono alle proteste, sottolineando le loro difficoltà quotidiane nel percorrere quel tratto di strada interessata dai lavori. Infatti molti agricoltori svolgono le loro attività produttive nel tratto che va da Zona Orno fino al confine con la provincia di Foggia, in direzione Zapponeta. L'amministrazione comunale di Margherita ha espresso piena solidarietà verso le proteste degli arenaioli.
«In aprile - spiega il vice sindaco di Margherita di Savoia Salvatore Piazzolla, titolare della delega alle politiche agricole - quando il Ministero delle Infrastrutture ordinò i lavori di messa in sicurezza del ponte e la conseguente chiusura della strada, si disse che la riapertura sarebbe stata programmata per il 15 giugno, prima dell'inizio dell'estate, ma i ritardi nell'intervento hanno portato a una proroga del termine per la consegna dei lavori prima al 31 luglio poi al 30 agosto; ora giunge una ulteriore comunicazione di proroga fino al 10 novembre. Tutto questo, oltre ad aver condizionato pesantemente il traffico veicolare nella stagione estiva, crea nuove difficoltà agli arenaioli e a tutti coloro che svolgono attività produttive nel tratto che da Zona Orno si spinge fino al confine con la provincia di Foggia in direzione Zapponeta. Si stima che il traffico giornaliero su quel tratto di strada sia di circa 11mila veicoli e questo dimostra come il nostro territorio abbia risentito notevolmente di questa situazione in termini economici. Esprimiamo dunque la nostra solidarietà agli arenaioli e alle comunità interessate da questa vicenda auspicando una soluzione in tempi rapidi da parte della Provincia di Foggia, competente per territorio, ribadendo comunque che la sicurezza è un valore prioritario e non negoziabile».