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Politica
Giunta azzerata a Margherita di Savoia, l’ex assessore Muoio contesta la decisione del sindaco
Dura lettera al primo cittadino Lodispoto dopo l’esclusione dall’esecutivo: «Scelta incomprensibile e politicamente inaccettabile»
Margherita - martedì 30 dicembre 2025
12.40
È una lettera dai toni duri quella indirizzata al sindaco di Margherita di Savoia, Bernardo Lodispoto, dall'avvocato Elena Muoio, consigliera comunale ed ex assessore, estromessa dalla nuova giunta costituita il 22 dicembre 2025 dopo l'azzeramento dell'esecutivo voluto dal primo cittadino.
Muoio parla – nella sua lettera - di una decisione assunta "ingiustificatamente e senza alcuna motivazione politica o amministrativa", rivendicando il lavoro svolto nel corso di oltre due anni e mezzo di mandato. Tra i risultati citati figurano l'innovazione nei servizi scolastici, come l'introduzione dell'app per la refezione, il rafforzamento del dialogo con l'istituto comprensivo "Pascoli–Papa Giovanni XXIII", la collaborazione con le attività produttive e il lavoro svolto sul fronte della sicurezza e della legalità.
"La scelta da lei compiuta risulta incomprensibile e politicamente inaccettabile", scrive Muoio, sottolineando come non le siano mai state contestate inefficienze o mancanze. Al centro della contestazione anche un impegno politico assunto dal sindaco nel 2023: "Una stretta di mano che equivaleva a un patto morale e politico, oggi completamente disatteso".
Secondo l'ex assessora, con la sua esclusione non sarebbe stata tradita solo una persona, ma anche una parte significativa dell'elettorato: "Non è stata tradita soltanto la mia persona, ma anche i circa 800 cittadini che hanno voluto che io fossi lì a governare". Una decisione che, a suo giudizio, "mortifica la partecipazione democratica e mina il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini".
Nel mirino anche le motivazioni ufficiali dell'azzeramento della Giunta, giustificato dal sindaco come necessario per il "rilancio" dell'azione amministrativa. "Non si toglie l'assessorato che funziona e ha portato risultati" afferma Muoio, criticando la scelta di non intervenire su deleghe ritenute centrali per un comune a vocazione turistica.
La lettera si chiude con una presa di posizione netta sul piano politico e personale: "La fiducia dei cittadini non è un dettaglio sacrificabile, ma il fondamento stesso della democrazia locale. E oggi quella fiducia è stata gravemente tradita".
Muoio parla – nella sua lettera - di una decisione assunta "ingiustificatamente e senza alcuna motivazione politica o amministrativa", rivendicando il lavoro svolto nel corso di oltre due anni e mezzo di mandato. Tra i risultati citati figurano l'innovazione nei servizi scolastici, come l'introduzione dell'app per la refezione, il rafforzamento del dialogo con l'istituto comprensivo "Pascoli–Papa Giovanni XXIII", la collaborazione con le attività produttive e il lavoro svolto sul fronte della sicurezza e della legalità.
"La scelta da lei compiuta risulta incomprensibile e politicamente inaccettabile", scrive Muoio, sottolineando come non le siano mai state contestate inefficienze o mancanze. Al centro della contestazione anche un impegno politico assunto dal sindaco nel 2023: "Una stretta di mano che equivaleva a un patto morale e politico, oggi completamente disatteso".
Secondo l'ex assessora, con la sua esclusione non sarebbe stata tradita solo una persona, ma anche una parte significativa dell'elettorato: "Non è stata tradita soltanto la mia persona, ma anche i circa 800 cittadini che hanno voluto che io fossi lì a governare". Una decisione che, a suo giudizio, "mortifica la partecipazione democratica e mina il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini".
Nel mirino anche le motivazioni ufficiali dell'azzeramento della Giunta, giustificato dal sindaco come necessario per il "rilancio" dell'azione amministrativa. "Non si toglie l'assessorato che funziona e ha portato risultati" afferma Muoio, criticando la scelta di non intervenire su deleghe ritenute centrali per un comune a vocazione turistica.
La lettera si chiude con una presa di posizione netta sul piano politico e personale: "La fiducia dei cittadini non è un dettaglio sacrificabile, ma il fondamento stesso della democrazia locale. E oggi quella fiducia è stata gravemente tradita".
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