Cronaca
Giocattoli non a norma venduti davanti alle scuole, sequestrati 5000 prodotti nella Bat
Interviene la Guardia di Finanza che lancia un appello: «Segnalate, anche in forma anonima, episodi simili»
Margherita - mercoledì 7 febbraio 2024
12.40
Si appostano all'esterno di alcune scuole con degli anonimi "volantini" in cui si pubblicizza la vendita di giocattoli: i destinatari sono i bambini che, allettati da questi novelli "mangiafuoco", implorano i genitori fino all'acquisto del giocattolino apparentemente innocuo. Il meccanismo è stato segnalato e documentato nelle città di Barletta e di Andria.
Il comando provinciale di Barletta della Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un sequestro amministrativo di oltre 5000 prodotti tra giocattoli, gadget per bambini e materiale elettrico come lampadine per la casa e piccole minuzie per le riparazioni fai da te. Fondamentali per la riuscita di questo intervento - che rappresenta solo la punta dell'iceberg di un fenomeno che si estenderebbe anche alle città limitrofe della Bat - le segnalazioni dei genitori e dei dirigenti scolastici.
In sintesi, questi soggetti si posizionano al di fuori delle scuole distribuendo dei "volantini" con cui si pubblicizzano piccoli giocattoli e chincaglie dal prezzo "conveniente", chiedendo ai bambini di conservare il tagliando del giocattolo desiderato e di presentarsi il giorno dopo - sempre davanti alla scuola - con il pagamento per la consegna dell'oggetto. L'attività è stata accuratamente monitorata dai finanzieri, con appostamenti all'esterno delle scuole eseguiti in modo discreto per non traumatizzare i piccoli. I bersagli infatti sono i bambini delle scuole d'infanzia e delle elementari. Si configurano illeciti di natura amministrativa come quelli in merito alla sicurezza prodotti, dato che tutti gli oggetti sequestrati non rispettano i requisiti minimi di sicurezza e spesso riportano l'ingannevole marchio C-E (China Export), diverso da quello obbligatorio per legge che indica la conformità europea, e quello dell'abusivismo commerciale, visto che la vendita avviene in modo non autorizzato e con pagamenti "a nero". Il comando provinciale della Guardia di Finanza ha operato in sinergia con la Camera di commercio di Bari e con la collaborazione attiva della Polizia locale di Barletta e di Andria, giungendo al maxi sequestro.
Infine, le Fiamme Gialle hanno lanciato un appello a segnalare situazioni analoghe, anche in forma anonima, contattando direttamente il numero 117.
Il comando provinciale di Barletta della Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un sequestro amministrativo di oltre 5000 prodotti tra giocattoli, gadget per bambini e materiale elettrico come lampadine per la casa e piccole minuzie per le riparazioni fai da te. Fondamentali per la riuscita di questo intervento - che rappresenta solo la punta dell'iceberg di un fenomeno che si estenderebbe anche alle città limitrofe della Bat - le segnalazioni dei genitori e dei dirigenti scolastici.
In sintesi, questi soggetti si posizionano al di fuori delle scuole distribuendo dei "volantini" con cui si pubblicizzano piccoli giocattoli e chincaglie dal prezzo "conveniente", chiedendo ai bambini di conservare il tagliando del giocattolo desiderato e di presentarsi il giorno dopo - sempre davanti alla scuola - con il pagamento per la consegna dell'oggetto. L'attività è stata accuratamente monitorata dai finanzieri, con appostamenti all'esterno delle scuole eseguiti in modo discreto per non traumatizzare i piccoli. I bersagli infatti sono i bambini delle scuole d'infanzia e delle elementari. Si configurano illeciti di natura amministrativa come quelli in merito alla sicurezza prodotti, dato che tutti gli oggetti sequestrati non rispettano i requisiti minimi di sicurezza e spesso riportano l'ingannevole marchio C-E (China Export), diverso da quello obbligatorio per legge che indica la conformità europea, e quello dell'abusivismo commerciale, visto che la vendita avviene in modo non autorizzato e con pagamenti "a nero". Il comando provinciale della Guardia di Finanza ha operato in sinergia con la Camera di commercio di Bari e con la collaborazione attiva della Polizia locale di Barletta e di Andria, giungendo al maxi sequestro.
Infine, le Fiamme Gialle hanno lanciato un appello a segnalare situazioni analoghe, anche in forma anonima, contattando direttamente il numero 117.