Cipolla bianca igp
Cipolla bianca Igp, a Margherita di Savoia è iniziata la raccolta
Piazzolla: «Stagione positiva», Frontino: «Gdo prezzi simili allo scorso anno»
Margherita - martedì 28 aprile 2020
18.58
Il marchio di indicazione geografica protetta attesta che la cipolla bianca di Margherita di Savoia è unica sul mercato perché coltivata su una striscia di sabbia fra il Mare Adriatico e le saline più grandi d'Europa. Dopo una prima fase di difficoltà legata alla poca erogazione d'acqua per annaffiare le piantine, gli arenaiuoli, così vengono chiamati i contadini che lavorano sulla rena, hanno iniziato la raccolta. La produzione si concentra nella zona a nord del centro abitato dove i campi sono interamente creati nella sabbia, la stessa che si trova sulla spiaggia, per intendersi. Le cifre sono elevate e testimoniano come la cipolla sia non solo un prodotto importante per la traduzione gastronomica del posto, ma costituisca un vero indotto economico: circa 200 ettari coltivati da cui si ricavano quasi 80mila quintali di prodotto per un volume di affari che sfiora gli 8milioni di euro. Per avere la giusta dimensione di questo inizio di campagnata abbiamo intervistato un giovane ma esperto imprenditore agricolo Lorenzo Piazzolla: «La raccolta quest'anno sta andando anche meglio della precedente. Un risultato dovuto alla forte siccità che abbiamo subito con molti problemi affrontati in fase di produzione, me allo stesso tempo si è rivelata un toccasana durante l'ultima fase di maturazione della cipolla, momento in cui l'ortaggio non ha bisogno di acqua. Abbiamo riscontrato una minore presenza di malattie fungine sul campo».
Una differenza però c'è rispetto ad aprile del 2019: il mondo agricolo, come tutti gli altri settori, ha dovuto fare i conti con il Covid-19. «In campagna - ha continuato Piazzolla - non stiamo avendo problemi perché con i miei dipendenti stiamo rispettando le misure di sicurezza con distanze interpersonali che vanno oltre i 2 metri, inoltre l'aria che respiriamo ricca di iodio sicuramente è un punto a nostro favore». Annata positiva anche per i prezzi in rialzo con una media 40 centesimi al produttore e una maggiore richiesta sul mercato perché, ci ha spiegato Piazzolla, «i porti sono chiusi e non è importata merce dall'estero».
La cipolla bianca viene lavorata nella zona in cui viene raccolta. Vincenzo Frontino, giovanissimo imprenditore a capo dell'omonimo magazzino, uno dei più grandi del territorio, ci ha illustrato come i prezzi rispecchino l'andamento dello scorso anno. «Noi della grande distribuzione stiamo cercando di non creare in questo modo disagi agli agricoltori considerato che proprio il settore agricolo è uno dei pochi a essere rimasto competitivo - ha affermato -. La scelta di non aumentare i prezzi è anche un modo per venire incontro alle famiglie e consentire a tutti gli italiani di fare la spesa. Poi è chiaro che all'interno dei supermercati ognuno fissa i prezzi in base alle spese affrontate. È importante sottolineare come all'interno del nostro magazzino vengano rispettate tutte norme di sicurezza anti-Covid e abbiamo dotato i dipendenti di mascherine. Questo per noi rappresenta l'unico cambiamento rispetto allo scorso anno».
Una differenza però c'è rispetto ad aprile del 2019: il mondo agricolo, come tutti gli altri settori, ha dovuto fare i conti con il Covid-19. «In campagna - ha continuato Piazzolla - non stiamo avendo problemi perché con i miei dipendenti stiamo rispettando le misure di sicurezza con distanze interpersonali che vanno oltre i 2 metri, inoltre l'aria che respiriamo ricca di iodio sicuramente è un punto a nostro favore». Annata positiva anche per i prezzi in rialzo con una media 40 centesimi al produttore e una maggiore richiesta sul mercato perché, ci ha spiegato Piazzolla, «i porti sono chiusi e non è importata merce dall'estero».
La cipolla bianca viene lavorata nella zona in cui viene raccolta. Vincenzo Frontino, giovanissimo imprenditore a capo dell'omonimo magazzino, uno dei più grandi del territorio, ci ha illustrato come i prezzi rispecchino l'andamento dello scorso anno. «Noi della grande distribuzione stiamo cercando di non creare in questo modo disagi agli agricoltori considerato che proprio il settore agricolo è uno dei pochi a essere rimasto competitivo - ha affermato -. La scelta di non aumentare i prezzi è anche un modo per venire incontro alle famiglie e consentire a tutti gli italiani di fare la spesa. Poi è chiaro che all'interno dei supermercati ognuno fissa i prezzi in base alle spese affrontate. È importante sottolineare come all'interno del nostro magazzino vengano rispettate tutte norme di sicurezza anti-Covid e abbiamo dotato i dipendenti di mascherine. Questo per noi rappresenta l'unico cambiamento rispetto allo scorso anno».