
Attualità
Ufficio postale a Margherita, «risposte insufficienti, confermato sit-in»
Cgil, Spi e Slc Bat vanno avanti con la protesta
Margherita - martedì 28 ottobre 2025
16.48 Comunicato Stampa
Un "furgone mobile postale", come lo definisce il sindaco di Margherita di Savoia, per il pagamento delle pensioni dal 31 ottobre al 7 novembre. Addirittura una "risposta concreta" contrapposta alle "tante parole degli altri", dice il primo cittadino pubblicando una nota sui social. Per la Cgil, lo Spi e la Slc Bat si tratta di una soluzione che non solo non soddisfa ma che soprattutto non risolve il problema e non pone rimedio al disservizio causato dalla chiusura temporanea dell'Ufficio Postale di Margherita di Savoia, in programma fino al 24 novembre (salvo ulteriori imprevisti). Il furgone, invece, copre a malapena il picco dei pagamenti delle pensioni, lasciando scoperti tutti gli altri servizi (es. prelievo, contanti…) e i giorni successivi.
"Innanzitutto, una considerazione relativa ai toni usati dal Sindaco, davvero un furgone sostitutivo, per soli pochi giorni, rappresenta una 'vittoria' e un 'fatto concreto' di cui vantarsi? E poi un chiarimento: questa soluzione del furgone ci era già nota ma non crediamo che sia la risposta ad un problema serio per l'intera comunità. È doveroso precisare anche un altro aspetto: nella sua comunicazione il Sindaco ignora, volutamente secondo noi, che il furgone postale mobile per i servizi essenziali non è un successo né un favore concesso, ma la minima garanzia di continuità del servizio: un preciso obbligo di Poste Italiane in caso di chiusure prolungate, in particolar modo per assicurare il diritto al ritiro della pensione, cosa che è avvenuta e avviene nel resto d'Italia dove si è dovuti intervenire anche per altre necessità", sostengono il segretario generale della Cgil Bat, Michele Valente, il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Giovanni Dalò e il coordinatore della Slc Cgil Bat, Luigi Marzano.
"Non solo, se l'allestimento di una postazione mobile è una soluzione tampone che Poste Italiane adotta regolarmente in tutto il territorio nazionale per non interrompere il servizio, come è possibile che a Margherita di Savoia l'ottenimento di tale presidio per un periodo di tempo così limitato sia risultato così complesso e ritardato? Siamo costretti a ricordare che, per giungere a questa situazione temporanea, è stato necessario il reiterato nostro pressing, abbiamo dovuto sollevare la problematica a più livelli e insistere strenuamente per ottenere un servizio che dovrebbe essere garantito automaticamente in situazioni di chiusura. La cittadinanza merita risposte immediate e un servizio stabile per tutta la durata dei lavori, non un furgone per pochi giorni strappato con fatica". Infine, una precisazione, il Sindaco avrebbe dovuto rispondere ufficialmente alla missiva delle organizzazioni sindacali e alle altre istituzioni che in questo periodo (e per le proprie competenze) si stanno occupando della problematica e non con un'auto-celebrazione affidata ai social", riferiscono i tre dirigenti sindacali.
Per queste ragioni Cgil, Spi e Slc ribadiscono con assoluta fermezza la richiesta che il furgone sostitutivo – in quanto obbligo di servizio minimo e non un'eccezionale concessione – venga mantenuto pienamente operativo per tutto l'arco temporale di chiusura dell'unico Ufficio Postale di Margherita di Savoia di via Africa Orientale, e non solo per i pochi giorni circoscritti al pagamento delle pensioni. A fronte della persistente mancanza di risposte esaustive e della gravità dei disagi logistici dei residenti, le organizzazioni sindacali confermano la propria volontà di proseguire nella protesta confermando la mobilitazione del prossimo 29 ottobre, ovvero il sit-in di protesta a partire dalle ore 10.00 nei pressi del Comune.
"Innanzitutto, una considerazione relativa ai toni usati dal Sindaco, davvero un furgone sostitutivo, per soli pochi giorni, rappresenta una 'vittoria' e un 'fatto concreto' di cui vantarsi? E poi un chiarimento: questa soluzione del furgone ci era già nota ma non crediamo che sia la risposta ad un problema serio per l'intera comunità. È doveroso precisare anche un altro aspetto: nella sua comunicazione il Sindaco ignora, volutamente secondo noi, che il furgone postale mobile per i servizi essenziali non è un successo né un favore concesso, ma la minima garanzia di continuità del servizio: un preciso obbligo di Poste Italiane in caso di chiusure prolungate, in particolar modo per assicurare il diritto al ritiro della pensione, cosa che è avvenuta e avviene nel resto d'Italia dove si è dovuti intervenire anche per altre necessità", sostengono il segretario generale della Cgil Bat, Michele Valente, il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Giovanni Dalò e il coordinatore della Slc Cgil Bat, Luigi Marzano.
"Non solo, se l'allestimento di una postazione mobile è una soluzione tampone che Poste Italiane adotta regolarmente in tutto il territorio nazionale per non interrompere il servizio, come è possibile che a Margherita di Savoia l'ottenimento di tale presidio per un periodo di tempo così limitato sia risultato così complesso e ritardato? Siamo costretti a ricordare che, per giungere a questa situazione temporanea, è stato necessario il reiterato nostro pressing, abbiamo dovuto sollevare la problematica a più livelli e insistere strenuamente per ottenere un servizio che dovrebbe essere garantito automaticamente in situazioni di chiusura. La cittadinanza merita risposte immediate e un servizio stabile per tutta la durata dei lavori, non un furgone per pochi giorni strappato con fatica". Infine, una precisazione, il Sindaco avrebbe dovuto rispondere ufficialmente alla missiva delle organizzazioni sindacali e alle altre istituzioni che in questo periodo (e per le proprie competenze) si stanno occupando della problematica e non con un'auto-celebrazione affidata ai social", riferiscono i tre dirigenti sindacali.
Per queste ragioni Cgil, Spi e Slc ribadiscono con assoluta fermezza la richiesta che il furgone sostitutivo – in quanto obbligo di servizio minimo e non un'eccezionale concessione – venga mantenuto pienamente operativo per tutto l'arco temporale di chiusura dell'unico Ufficio Postale di Margherita di Savoia di via Africa Orientale, e non solo per i pochi giorni circoscritti al pagamento delle pensioni. A fronte della persistente mancanza di risposte esaustive e della gravità dei disagi logistici dei residenti, le organizzazioni sindacali confermano la propria volontà di proseguire nella protesta confermando la mobilitazione del prossimo 29 ottobre, ovvero il sit-in di protesta a partire dalle ore 10.00 nei pressi del Comune.
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