Fiume Ofanto, ripreso il suo naturale corso. Esondazione colpisce vigne abusive

Strada fra Margherita e San Ferdinando colpita. Trinitapoli per ora non è stata colpita

lunedì 14 marzo 2016 13.29
A cura di Giuseppe Capacchione
L'acqua ha ripreso il suo naturale corso. Affermare che l'Ofanto sia straripato non è pienamente corretto, perché gli argini originali del fiume sono stati spianati e intattaccati da vigne e coltivazioni abusive. Il punto d'osservazione lungo la SS 159 fra Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, dove c'è la torretta in legno, è colmo d'acqua fino quasi alla salita che porta al letto principale del fiume. Mentre la zona di Trinitapoli, vicino alla ferrovia, per ora non è stata colpita.

Chiaramente, trattandosi di coltivazioni abusive difficilmente qualcuno chiederà il risarcimento danni. Per quanto riguarda le colture legali, la rassicurazione arriva dal responsabile regionale di conservatori e riformisti con delega alle politiche agricole, Lorenzo Piazzolla, che ha affermato: «Non si sono registrati danni a nessun terreno. Spero che gli agricoltori non vengano colpiti». L'Ofanto con la sua piena sta portando via anche le lastre di eternit abbandonate nel parco nazionale.
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