Aliquota ecotassa al massimo, il PD protesta: «È la più alta della provincia»

Duro attacco dei democratici salinari verso l'amministrazione comunale

lunedì 13 novembre 2017 9.44
La Regione Puglia ha determinato le aliquote per il conferimento in discarica dei rifiuti. Margherita di Savoia dovrà pagare la tariffa massima, ossia 25.82 euro per tonnellata di rifiuti da smaltire in discarica, non avendo raggiunto gli obiettivi minimi di raccolta differenziata definiti dalla Regione. Motivo per il quale il Partito Democratico, in una piccata nota, individua nelle politiche adottate dall'amministrazione comunale la causa del mancato raggiungimento degli obiettivi e quindi dell'aggravio della ecotassa.

Ecco ciò che scrivono dal partito.

«Per i cittadini Salinari arriva un bel regalo di Natale dal Sindaco Marrano e dal suo "Super Assessore" all'Ambiante.
Con determina della Regione Puglia n. 251 del 30 ottobre 2017 si è proceduto alla validazione delle percentuali di raccolta differenziata dei Comuni per la determinazione del tributo speciale del conferimento in discarica dei rifiuti, oltre alla contestuale assegnazione a ciascun Comune della provincia Barletta- Andria- Trani dell'aliquota 2018.
Il comune di Margherita di Savoia pagherà l'aliquota più elevata dell'intera provincia, il massimo dell'aliquota sull'ecotassa per i rifiuti, ovvero 25,82 euro per tonnellata smaltita in discarica, un aggravio enorme per i già tartassati abitanti di Salinari.

L'amministrazione Marrano non è riuscita a raggiungere un obiettivo previsto per legge, che non è stato raggiunto nonostante quasi 5 anni di amministrazione.
Per il Comune di Margherita di Savoia non c'è alcuna elevata qualità della frazione organica raccolta in maniera separata; manca una elevata qualità di raccolta degli imballaggi, attraverso sistemi di raccolta monomateriale; è completamente assente la possibilità di una elevata qualità del sistema di monitoraggio e controllo della raccolta anche mediante sistemi informativi territoriali.
Per non parlare del mancato raggiungimento del 65% di raccolta differenziata che per legge doveva avvenire a dicembre del 2012.

Ad oggi nonostante le sollecitazioni dell'Osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti pugliese non risulta inviata nessuna documentazione e certificazione richiesta, tale inefficienza ha determinato una costante emergenza ambientale e sociale oltre che un aggravio di tasse a carico del cittadino.

Ci ritroviamo in una situazione di illegalità diffusa dovuta al comportamento degli amministratori locali e purtroppo i Salinari dovranno sobbarcarsi adesso l'onere di questa inefficienza».