"Salpi Nuovo”: il progetto di valorizzazione delle saline dell'architetto Massimiliano Cafagna

Al centro della proposta vi è la definizione di un sistema di percorsi a scala territoriale

lunedì 22 dicembre 2025 15.27
Il progetto di valorizzazione delle Saline di Margherita di Savoia, denominato "Salpi Nuovo", nasce all'interno della Scuola di Specializzazione IUAV di Venezia e rappresenta l'esito di una ricerca avanzata sul paesaggio, capace di coniugare rigore scientifico e visione progettuale. Il lavoro, firmato dall'architetto paesaggista Massimiliano Cafagna di Barletta e insignito del massimo riconoscimento accademico, affronta in modo sistemico le criticità legate alla fruibilità, all'accessibilità e al recupero di un territorio complesso e fragile, proponendone la reintegrazione nei circuiti socio-economici locali, regionali e nazionali.

Le Saline di Margherita di Savoia costituiscono un paesaggio unico, plasmato da secoli di azioni antropiche orientate allo sfruttamento del sale. L'antica matrice lagunare si è progressivamente trasformata in un sistema geometrico di specchi d'acqua controllati, dando origine a un territorio in cui convivono produzione, pressioni insediative e straordinari valori eco-ambientali. Un paesaggio apparentemente frammentato, ma in realtà riconducibile a un corpo unitario, dove natura e artificio si intrecciano in modo indissolubile.

Il progetto Salpi Nuovo supera una lettura settoriale del territorio e propone un percorso di analisi multidisciplinare, capace di restituire l'unità e la specificità di questo paesaggio produttivo eccezionale. Rilievi sul campo, analisi storico-documentarie e studi iconografici diventano strumenti fondamentali per comprendere la stratificazione dei processi evolutivi e per orientare scelte progettuali consapevoli, radicate nella storia ma aperte alla contemporaneità.

Al centro della proposta vi è la definizione di un sistema di percorsi a scala territoriale, affiancato da interventi puntuali di conservazione e valorizzazione. Il restauro dell'area di Salpi Nuovo si configura come un vero e proprio restauro paesaggistico: il ripristino degli argini attraverso tecniche di ingegneria naturalistica, l'introduzione di percorsi ciclo-pedonali e l'impiego di vegetazione coerente con le specie storicamente presenti mirano a ricucire le stratificazioni del luogo, restituendone leggibilità, sicurezza e accessibilità.

Particolare rilevanza assume il dialogo con le fonti storiche, dalle testimonianze settecentesche di Swinburne alle proposte progettuali di Luigi Vanvitelli, che diventano riferimenti critici per una reinterpretazione contemporanea del paesaggio saliniero. Non una riproduzione nostalgica del passato, ma una sua rielaborazione consapevole, capace di tradurre la memoria storica in strategie compatibili con le esigenze attuali di tutela ambientale, fruizione pubblica e sostenibilità.

Salpi Nuovo si propone così come un modello di progetto per le aree umide costiere, dimostrando come la fragilità dei territori possa trasformarsi in una risorsa progettuale. Un intervento che guarda al futuro delle Saline di Margherita di Savoia come a un paesaggio vivo, produttivo e condiviso, in cui conservazione e sviluppo trovano un equilibrio possibile.