Provinciali 2024, il consigliere Leone: «Comunico la mia astensione dal voto»

La nota stampa del capogruppo del Gruppo misto

venerdì 15 marzo 2024 10.00
«Nel rispetto dei nostri cittadini e per riaffermare l'indubbia dignità politica del nostro paese, comunico l'astensione dal voto delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale della BAT in programma domenica 17 marzo».

Con queste dichiarazioni inizia la nota stampa a firma di Giovanni Leone, consigliere comunale di Margherita di Savoia e capogruppo del Gruppo misto.

«L'esclusione di Margherita di Savoia dalla lista provinciale di Centrodestra di un candidato alternativo al presidente/sindaco Lodispoto mi impone questa forte scelta. La nostra città non può continuare ad essere terra di conquista elettorale, né può continuare ad essere vittima dei giochi di potere di qualcuno.

Far vincere 2-0 a tavolino (ricordo alla città le due candidature di Margherita di Savoia nella lista del Presidente/Sindaco Lodispoto) non permettendo alcuna candidatura nella lista antagonista rappresenta la sconfitta di un'intera area politica, avversa alla sinistra, che crede ancora all'esigenza del cambiamento.

Invito pubblicamente tutti i colleghi consiglieri comunali della BAT che si erano riconosciuti nell'esigenza di sostenere un contraltare politico già nella città del Presidente/Sindaco e che hanno inteso in queste ore formulare attestazioni di stima verso questo gesto di difesa della dignità politica della nostra città a fare lo stesso.

La responsabilità è di chi ha deciso che tutti coloro che si riconoscono negli ideali politici del Centrodestra non siano della partita, ed è un'ulteriore prova della scarsa considerazione che tali rappresentanti provinciali hanno verso il nostro paese, da sempre relegato a mero feudo elettorale per chi oggi decide di mortificare il nostro territorio.

Questo è un monito per le prossime competizioni elettorali a cui saremo chiamati a dare il nostro contributo, che fino ad oggi non era mai stato negato, dove conteranno le preferenze piuttosto che "i giochini con la penna" sulla testa di una città"».