Prevenire il tumore al seno è il primo passo per curarlo

Informare per dare speranza. Arte e solidarietà come alleati

domenica 24 gennaio 2016 12.31
A cura di Giuseppe Capacchione
Prevenire per dare speranza. Dovrebbe diventare un gesto ordinario indipendentemente dalla fascia sociale, perché il tumore al seno colpisce donne dai 30 ai 100 anni, o anche più, e di certo non bada al censo o alla professione di ciascuna. La prevenzione, dicono i medici, è fondamentale e non deve riguardare solo la mammella ma la persona colpita nella sua interezza e farle comprendere che la forza è la prima arma per combattere il tumore. Di donne forti ce ne sono e solitamente pensano di unirsi per sostenersi a vicenda e affermare a gran voce che non c'è malattia che possa far perdere loro l'essenza di donna. A Margherita di Savoia questo tema non scivola in secondo piano e si è pensato che informare sia la base per una corretta prevenzione. Medici e chirurghi hanno spiegato, in un convegno presso la chiesa B.M.V.Ausiliatrice, che una soluzione a tutto questo c'è e prevenire è sicuramente meglio di curare e che per fare questo bastano semplici gesti come l'autopalpazione della mammella per sentire sotto le dita se c'è un nodulo sospetto.

Quadri, sculture, mitologia, come ad esempio affermavano i greci, lo schizzo di latte caduto dal seno di Giunone, mentre allattava Ercole figlio del marito Zeus ma avuto in un rapporto con una mortale di nome Alcmena, che ha creato la via lattea, oppure quando Leonardo da Vinci ha deciso di raffigurare una Madonna che allatta Gesù bambino, la donna col suo seno simbolo della vita è sempre presente anche nella storia dell'arte. Proprio il linguaggio dell'arte, dice chi l'ha provato, può essere un'ottima cura, perché lavorare su se stessi è il più grande passo che si possa fare.