Porto Peschereccio, interviene Quarta: «La propaganda Lodispotiana fa acqua da tutte le parti»

La nota del consigliere comunale di Azione

mercoledì 3 aprile 2024
«Ci eravamo disabituati alla propaganda Lodispotiana a mezzo stampa, dopo alcuni mesi di silenzio del suo ufficio comunicazione nella giornata di ieri [sabato, ndr] è tornato a produrre l'ennesima campagna di disinformazione». È quanto scrive in una nota il consigliere comunale di Azione Emanuele Quarta.

«Preme fare chiarezza sull'ultimo comunicato prodotto dove si paventa attenzione per i pescatori per un accordo seppur lodevole per la raccolta dei rifiuti in mare che nulla aggiunge agli obblighi pervisti per legge per i comuni come da legge "Salva Mare", legge che consente ai pescatori e alle diverse associazioni di settore di raccogliere e portare a riva i rifiuti in mare, laghi, fiumi e lagune e di conferirli in appositi spazi predisposti nei porti italiani dai comuni.

L'articolo dell'amministrazione punta il dito contro chi l'ha preceduta, cioè (Margherita Migliore) additandola di scarsa attenzione nei confronti dei pescatori, premetto che per un attimo avevo pensato ad una "attività di autocritica" (come è noto questa amministrazione governa il paese in maniera oligarchica dal 2018).

Fatte salve le premesse preme evidenziare che il porto Peschereccio di Margherita di Savoia ha molte criticità mai considerate dal sindaco Lodispoto e dalla sua amministrazione e che nel tempo ci hanno visto protagonisti anche di molte segnalazioni: come ad esempio l'esigenza di un dragaggio dell'area portuale che mai come in questi periodi mette a rischio le imbarcazioni da pesca e l'incolumità dei natanti (ad oggi nessuna risposta), c'è la necessità di sistemazione degli ormeggi ormai vetusti e di installare una catenaria per l'attracco dei natanti (richiesta inviata a mezzo pec dal sottoscritto nel dicembre 2023), ci sarebbe anche da mettere in sicurezza il camminatoio del ponticciolo portuale (le tavole in legno sono ammalorate), le criticità dell'imboccatura del portuale in entrata ed uscita.

In verità poteva esserci un motivo di confronto tra le parti produttive interessate alla gestione portuale (pescatori, diportisti e società armatrici della pesca) ed era quella della programmazione dei lavori di banchinamento per lo spostamento del molo Peschereccio, decisione portata avanti dal 2019 e che mai ha coinvolto gli operatori. Nonostante l'assenza di un piano regolatore portuale approvato e validato dalla Regione Puglia.

Ci sarebbero molte altre criticità da mettere in fila ma ci riserviamo di dedicargli approfondimenti mirati, perché alla propaganda va contrapposta la Verità che è utile a garantire un futuro ad un Paese che chiede di essere tenuto insieme».