Polizia Locale, De Vincenziis scrive a Sibilia: «I nostri diritti sono compressi»

Il segretario aggiunto del sindacato unitario di Polizia Locale chiede un incontro al sottosegretario

sabato 29 settembre 2018 18.44
Soltanto venerdì scorso, l'on. Carlo Sibilia, sottosegretario al Ministero degli Interni, è giunto nella Bat -e precisamente ad Andria- per parlare di sicurezza promettendo anche l'apertura della Questura nel 2019.

Oggi apprendiamo che il sindacato unitario di Polizia Locale, attraverso una lettera a firma di Nicola De Vincenziis, Comandante del corpo di Polizia Locale di Margherita di Savoia e segretario aggiunto della organizzazione sindacale, ha chiesto un incontro con il sottosegretario lamentando «viva preoccupazione» per le condizioni degli operatori della Polizia Locale che non godono dei medesimi diritti dei colleghi delle altre forze di Polizia. Osservazioni, tra l'altro, evidenziate nel corso di un intervento del Comandante De Vincenziis nella sala consiliare del Comune di Andria, alla presenza dell'on. Sibilia, che ha promesso, nella sua illustrazione, di incontrare le parti interessate al confronto sul riordino della Polizia Locale, all'interno di un più generale assetto delle forze di Polizia, da svolgersi al più presto presso il Ministero dell'Interno.

In sostanza il sindacato di categoria della Polizia Locale S.U.L.P.L. intende i parlamentari ed il Governo sulle problematiche che interessano gli Operatori della Polizia Locale di tutte le città italiane. Sempre più impiegati in compiti di sicurezza pubblica seppure a livello locale ma ancora trattati da impiegati comunali in divisa. Piccole aperture da parte del Ministero dell'Interno (taser ed accesso allo Sdi e al Ced ) con limitazioni (Città metropolitane e con più di 100 mila abitanti), che non rappresentano certo la soluzione definitiva date le innumerevoli disparità di trattamento che caratterizzano la Polizia Locale rispetto alle altre Forze di Polizia Statali. La Polizia Locale è già Polizia e dunque deve essere riconosciuta finalmente Forza di Polizia paritaria. Riconoscimento del lavoro usurante e del diritto alla relativa pensione privilegiata. Stesso addestramento e stessa Formazione Professionale riservato alle Forze dell'ordine, stesso trattamento economico ed armamento. Giubbotti Anti Proiettile (GAP) e bastoni estensibili, Taser e griglie divisorie nelle auto di servizio per il trasporto dei soggetti in stato di fermo giudiziario.

Quanto al Contratto di lavoro si chiede che questo sia di natura pubblicistica e non privatistica, con l'estensione delle qualifiche e del porto d'armi almeno a livello regionale se non, meglio, nazionale.
Dunque una Polizia che, conservando le sue specificità acquisite nel tempo, sia impiegata oltre che per i controlli amministrativi (edilizia, ambiente, commercio e stradale), anche per il controllo preventivo della sicurezza pubblica locale. Già oggi le Forze dell'ordine si avvalgono dell'ausilio della Polizia Locale per interventi di ordine pubblico pur in assenza di adeguata preparazione e di idonei strumenti operativi nonché di alcuna tutela assicurativa.
La Legge Quadro n.65 del 1986 va riformata assolutamente ed il SULPL presenta una proposta di legge già ampiamente condivisa da tutte le forze politiche che se approvata subito contribuirà a rimotivare l'intera categoria dei Poliziotti più presenti in modo capillare sui territori locali e più vicini ai bisogni dei cittadini potendo rapportarsi con gli amministratori locali più di ogni altra forza di polizia statale.

Ma ecco quello che ha scritto il Comandante De Vincenziis.

«Signor Sottosegretario, iI Sindacato SULPL-Sindacato Unitario della Polizia Locale, che mi onoro di rappresentare, è il Sindacato che, rappresenta e tutela circa 12.000 agenti della Polizia Locale di Italia.

Come organizzazione sindacale esprimiamo viva preoccupazione per una serie di problematiche e progetti che sono o in fase di discussione o in fase di realizzazione in questo periodo e che hanno delicati ed importantissimi riflessi sulla Polizia Locale. Come ben Lei ricorderà, il nostro ruolo, all'interno degli Enti Locali, ha sempre avuto una specificità che, ancorchè sancita dalle Legge Quadro 65/86 e dalle leggi Regionali, ha sempre comportato una compressione dei diritti degli operatori della Polizia Locale rispetto a tutti gli altri colleghi delle altre forze di polizia.

Per consentire un sereno e proficuo confronto che Le consenta di valutare preventivamente le proposte di questa O.S. e conoscere le Sue intenzioni e le modalità e tempi di attuazione dei diversi interventi sulle citate materie, Le chiediamo un urgente incontro

RingraziandoLa per la cortese disponibilità, si resta in attesa di un sollecito riscontro».