Olio, Coldiretti Puglia non ci sta: «Costi di energia quintuplicati»

L'associazione: «Non è più rinviabile un piano strategico a livello nazionale»

mercoledì 23 novembre 2022
In Puglia i costi di energia per produrre l'olio extravergine d'oliva si sono quintuplicati. È l'allarme lanciato in una nota dalla Coldiretti, che ha evidenziato come le principali cause siano «l'esplosione delle bollette e i rincari di materie prime, etichette e vetro, che stanno mettendo in ginocchio le imprese olivicole e i frantoi».

«Non è più rinviabile un piano strategico nazionale, con al centro le aziende che sono sul mercato, producono reddito e occupazione, recuperando i tanti uliveti abbandonati che devono essere rinnovati per ridare ossigeno e speranze ai territori. Il futuro dell'olio italiano passa da questi interventi fondamentali per tutelare un prodotto simbolo del "Made in Italy"» ha affermato il presidente Savino Muraglia.

L'associazione ha poi sottolineato: «I costi sono aumentati in media del 50% nelle aziende olivicole, in particolare i rincari diretti e indiretti determinati dall'energia vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne, mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l'incremento dell'elettricità, i cui costi sono quintuplicati».