Mercato soppresso, Montaruli: «Scriverò al Ministro dell'Interno»

La risposta del sindacalista al sindaco Lodispoto

mercoledì 22 luglio 2020 9.27
A cura di Giuseppe Capacchione
«Il primo cittadino margheritano infligge un colpo mortale a centinaia di famiglie che campano di quel lavoro dando un servizio alla cittadinanza». Sono queste le parole di Savino Montaruli, rappresentanza dei Autonome CasAmbulanti e Unibat, in seguito alla decisione presa da Bernardo Lodispoto di sospendere il mercato settimanale per giovedì 23 luglio in seguito «al mancato rispetto delle norme anti Covid da parte di alcuni operatori». Secondo il sindaco, lo ricordiamo, «fra diverse bancarelle mancavano divisori in plexiglass, donatori per il gel ingienizzante e mascherine sul volto dei mercatali».

«Questa decisione assurda, non condivisa, inaccettabile e cagionevole di enormi danni psicologici ed economici, che metterebbero a serio rischio le già esigue casse comunali in caso di azione risarcitoria da parte dei concessionari di posteggio nel mercato del giovedì che il Sindaco vorrebbe sopprimere, è un pessimo esempio di governo della città», ha sottolineato Montaruli.

Lodispoto ha parlato di «accordi non rispettati, in quanto il Comune da parte sua ha provveduto a installare bagni chimici con addetto alla sanificazione, a ripristinare l'asfalto dell'area mercatale con una spesa di 27mila euro e a recintare il percorso con varchi presidiati dal personale dell'Avm con un'ambulanza per ogni emergenza». «Non capisco il sindaco a quali "accordi" faccia riferimento; con chi li abbia sottoscritti e firmati e quali siano i contenuti di quegli "accordi" in funzione della cui paventata violazione si arriverebbe addirittura a sospendere il mercato in un periodo particolare quel è questo estivo, negando il Diritto al Lavoro e un servizio ai cittadini ed alle migliaia di turisti presenti in questo periodo a Margherita di Savoia», ha continuato il sindacalista.

Dal Comune hanno fatto sapere che alla riapertura del mercato verranno effettuati controlli da parte della Polizia locale e in caso continui il mancato rispetto delle norme, si provvederà al sua sospensione definitiva. «Leggo - ha sottolineato Montaruli - che la decisione drastica, con minaccia di sospensione definitiva del mercato settimanale del giovedì, sarebbe scaturita dal fatto che, come testualmente avrebbe affermato Lodispoto, "fra diverse bancarelle mancavano i divisori in plexiglass, come non c'erano dosatori per il gel igienizzante e mascherine sul volto degli operatori". Premesso che mi aspetto siano stati elevati dei verbali per le presunte violazioni, altrimenti significherebbe che qualcuno avrebbe omesso di compiere il proprio dovere oppure che quelle informazioni andrebbero verificate con atti alla mano, ammesso che l'uso di mascherine all'aperto sia ancora oggi da considerarsi un obbligo mentre si parla di divisori in plexiglass che inducono persino all'ilarità, alla luce delle vigenti disposizioni nazionali, detto questo, come diceva Troisi: "se il treno arriva in ritardo non devi cambiare il governo, devi cambiare il capostazione"».

«Caro Bernardo, renditi conto dell'inopportunità di questa decisione assunta, autonoma, assunta solamente poche ore prima del mercato che si vorrebbe sopprimere, cagionando altresì un possibile e concreto problema di ordine pubblico. Caro Sindaco margheritano, lascia perdere gli Ambulanti ed il loro Diritto al Lavoro dopo un fermo forzato di quasi quattro mesi senza alcun sostegno né un minimo segnale di solidarietà da quelle Istituzioni che tu vorresti rappresentare degnamente, come fai sicuramente. Convocaci con urgenza, facci capire cosa hai in mente e risolviamo il problema, altrimenti mi vedrò costretto a scrivere al Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese che si è raccomandata con le Autorità, Sindaci e Prefetti di evitare conflitti sociali perché il clima non è caldo, è incandescente e noi Associazioni di Categoria realmente rappresentative siamo stanchi di fare da mediatori. Quindi se volete confrontarvi direttamente con le centinaia di Operatori che vedono violato il proprio Diritto al Lavoro fatelo pure, vi accorgerete del livello di disperazione della gente. Forse state poco in piazza e per le strade ma se provaste a farlo vi accorgereste che non è più tempo né di propaganda né di illazioni, né di provocazioni». ha concluso Montaruli.