Margherita di Savoia ieri e oggi: il magazzino Nervi delle Saline

L’ingegnere che ha realizzato l’edificio è considerato uno dei più importanti della sua epoca

lunedì 25 marzo 2024 14.09
A cura di Cristiana Lenoci
È sempre interessante ricostruire la storia di un paese attraverso le opere monumentali e gli edifici presenti, che rappresentano un patrimonio da preservare e tutelare nel corso del tempo.
C'è un edificio, in particolare, sul quale vorremmo puntare l'attenzione, anche perché attualmente è in stato di abbandono.
All'interno della riserva naturalistica delle Saline di Margherita di Savoia si trova il Magazzino Nervi, che prende il nome dal suo progettista, l'ingegner Pierluigi Nervi. Da quello che si dice di lui, pare che sia stato uno dei tecnici più famosi e importanti della sua epoca.
Lo storico dell'architettura Nikolaus Pevsner lo ha infatti definito "il più geniale modellatore di cemento armato della nostra epoca".
Tra gli elementi strutturali caratteristici delle sue opere c'è l'arco parabolico, che si riscontra sia nelle costruzioni ad uso civile che in quelle industriali.
Il Magazzino progettato e fatto costruire da Nervi nel 1935-36 è un'opera architettonica di grande interesse per l'archeologia industriale del nostro Paese.
L'edificio è stato utilizzato a pieno regime sino agli anni '70, dopo di che è servito soltanto come deposito di sale in momenti di eccessiva produzione.
La struttura è imponente, e risulta formata da un silos per la sofisticazione dei Sali, 13 campate con 12 piloni in cemento armato, sui quali appunto si innestano gli archi parabolici. Infine svetta la torre degli impianti, alta 22 metri, lunga 20 e larga 9.
L'amministrazione comunale ha intrapreso da tempo un percorso che prevede il restauro e il recupero dell'edificio per realizzarvi un Museo del Sale.
Tutto ciò in accordo con i Monopoli di Stato e il Demanio Pubblico.
Magazzino Nervi © Giampiero Lionetti
magazzino Nervi © Giampiero Lionetti
magazzino Nervi © Giampiero Lionetti
magazzino Nervi © Giampiero Lionetti
magazzino Nervi © Giampiero Lionetti