Incendi a Margherita, Fratelli d'Italia: «La città sta attraversando un momento delicato»
Respinta in consiglio la proposta di FDI di interpellare direttamente il Ministro
A Margherita di Savoia si sta verificando una preoccupante escalation di episodi incendiari, con auto date alle fiamme in modo sistematico e ravvicinato. Solo tra fine luglio e Ferragosto si contano diversi incendi in punti strategici della città: vicino al Municipio, alla parrocchia, in aree di sosta pubbliche; molti dei quali in orari e luoghi altamente visibili.
L'ultimo rogo, avvenuto la sera del 17 agosto, in pieno centro e sotto gli occhi di turisti e famiglie, segna un salto qualitativo nell'intensità e nella sfida alla sicurezza pubblica. Le modalità ripetute, i luoghi scelti e la tempistica quasi "militare" degli incendi suggeriscono una regia dolosa e non casuale. Non si tratta quindi, con tutta probabilità, di atti di vandalismo isolati, ma di un messaggio forse indirizzato a istituzioni o soggetti specifici.
A rendere tutto più inquietante è il silenzio dell'amministrazione comunale dopo i roghi di Ferragosto, che ha lasciato la cittadinanza senza parole di rassicurazione o linee guida. Fratelli d'Italia, mesi fa, aveva già sollevato il tema della sicurezza, chiedendo un rafforzamento dei controlli, che realmente sono stati potenziati e implementati.
Si chiedeva anche una maggiore efficienza del sistema di videosorveglianza che, se realmente potenziato come da proclami dell'amministrazione, risulterebbe fondamentale. I fatti dimostrano che non solo gli strumenti esistenti non riescono a prevenire o scoraggiare questi atti, ma anzi, la ripetizione degli episodi sembra quasi voler sfidare le istituzioni.
Questo solleva domande fondamentali sull'efficacia del coordinamento tra forze dell'ordine, amministrazione comunale e sistemi di controllo elettronico. Il fallimento non è solo operativo, ma anche comunicativo e politico: a fronte di una popolazione spaventata e di una città esposta a un evidente rischio di isolamento turistico e reputazionale, il silenzio istituzionale è quanto mai fuori luogo. Cosa serve ora?
• Trasparenza: la cittadinanza ha bisogno di sapere cosa si sta facendo, quali ipotesi investigative sono in campo e quale supporto si sta chiedendo a livello prefettizio e regionale.
• Determinazione politica: serve una risposta forte e coesa.
• Presidio del territorio: videosorveglianza e pattugliamenti devono essere realmente dissuasivi, anche con l'eventuale coinvolgimento dell'Esercito, se necessario.
• Prevenzione intelligente: illuminazione potenziata, monitoraggio attivo delle aree sensibili, uso di tecnologie predittive nei luoghi a rischio.
Margherita di Savoia sta attraversando un momento delicato, che rischia di compromettere la fiducia dei cittadini e la reputazione turistica della città. La politica - da Fratelli d'Italia ad altri attori - ha il dovere non solo di chiedere, ma di costruire risposte efficaci e condivise. In questo momento non servono polemiche, ma azioni coordinate, ferme e soprattutto visibili. Perché il vero nemico non è solo chi appicca il fuoco, ma anche chi lascia che il fuoco della paura divampi senza contrastarlo.
In questo contesto, molti cittadini si chiedono come mai la proposta del consigliere di Fratelli d'Italia, Francesco Pestillo, di trasmettere ufficialmente il deliberato anche al Ministro dell'Interno – oltre che alla Prefettura, alla Questura, al Comando Provinciale dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza – non sia stata accolta dal Sindaco. L'interessamento diretto del Ministero rappresenterebbe motivo di preoccupazione per l'Amministrazione?