I dolci tipici della tradizione pasquale

La scarcella e la colomba, ricette e preparazioni

mercoledì 24 marzo 2021 7.00
A cura di Giuseppe Capacchione
Una ricetta che risale al secolo scorso. Tramandata di madre in figlia. La tradizione vuole che a Pasqua sulle tavole dei pugliesi non manchi la scarcella, dolce nato nel foggiano che simboleggia la nascita di una nuova vita, per questo decorato con gli ovetti di cioccolato. Abbiamo voluto vedere da vicino le fasi della preparazione e gli ingredienti da utilizzare. Tutto rigorosamente secondo le usanze salinare. Dietro ai fornelli la Ledy Chef Filomena Mastrapasqua, proprietaria del ristorante Canneto Beach 2 a Margherita di Savoia, che ci ha svelato una tradizione di famiglia.

Ingredienti:
- 1 chilo di farina
- 4 uova
- 200 grammi di olio di oliva
- 400 grammi di zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 1 bustina di ammoniaca per dolci
- latte quanto basta

«Da questi ingrandire viene realizzato un impasto - ha affermato la chef -. La scarcella può essere realizzato in diverse forme. Quella più classico è a disco. Bisogna prendere un pezzo di impasto stenderlo a mano e dargli la forma che si desidera. Poi viene infornato. Una volta cotto va lasciato asciugare. In fine si procedere alla glassatura e alla decorazione». Quest'anno la chef ha realizzato otto scarcelle con la forma delle lettere che compongono la scritta "Ledy Chef". Il ricavato della vendita andrà in beneficenza. «Questa ricetta - ha continuato - è di nonna Filomena, lei l'ha tramanda a mia mamma Laura che a sua volta l'ha insegnata a me da bambina. Le tradizioni sono importanti e vanno tutelate».

Non solo la scarcella. Un altro dolce tipico del periodo pasquale, anche se di origini lombarde, è la colomba che simboleggia la pace. Infatti secondo le Sacre scritture Noè avrebbe fatto volare per tre volte dall'arca una colomba che ritornò da lui con un ramoscello d'ulivo nel becco segno che la riconciliazione con Dio era avvenuta e il diluvio così potè terminare.

Ingredienti:
- Farina tipo 0 bio
- Uova
- zucchero
- miele
- lievito madre
- burro
- latte di mucca fresco

«L'impasto della colomba è un po' più complesso - ha continuato la chef -. È composto da due fasi che durano in tutto 24 ore. È importante che l'impasto venga lavorato a temperatura ambiente. Poi viene messo nelle forme e infornato. Una volta cotta la colomba viene messa ad asciugare a testa in giù. Questo procedimento dura per altre 16 ore. Quindi per ottenere una buona colomba servono non meno di 36 ore. Infine il dolce viene glassato con la cioccolata e lasciato asciugare. Le farciture variano dal pistacchio ai diversi tipi di cioccolato. La mia colomba ha un sapore particolare perché il grano da cui si ottiene la farina viene coltivato in un terreno a ridosso dei bacini del sale. Ogni passaggio - ha concluso - è rigorosamente artigianale».
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione
Dolci Pasqua © Giuseppe Capacchione