​Di Gennaro, 14 anni di detenzione e risarcimento a parte lesa

Tentato omicidio l'accusa. Incidente a causa di un malore la difesa

lunedì 28 dicembre 2015 10.58
A cura di Giuseppe Capacchione
L'impianto accusatorio ha retto: 14 anni di reclusione e un risarcimento alla parte lesa per tentato omicidio. Questa è la pena inflitta in primo grado, dalla seconda sezione penale del Tribunale di Foggia, a Gaetano Di Gennaro, imprenditore di Margherita di Savoia, che lo scorso 12 gennaio è stato arrestato dai Carabinieri di Trinitapoli per aver investito la sua ex compagna. Gli avvocati difensori, Giuseppe Perrone ed Andrea D'Ambrosio, hanno sostenuto che si sia trattato, invece, di un incidente dovuto ad un malore e che se avesse voluto uccidere lo avrebbe fatto al primo tentativo, mentre l'accusa, con l'avvocato Matteo Perchinunno, ha fatto una ricostruzione ben diversa accolta in parte dalla corte.

Secondo l'accusa, infatti, Gaetano Di Gennaro con la sua Fiat Punto avrebbe, prima tamponato l'auto con a bordo la donna e suo fratello, poi avrebbe investito e trascinato per 8 metri la sua ex compagna che ha tentato invano di scappare, fino a schiantarsi contro un muretto. La donna, ricoverata in ospedale, ha riportato fratture all'anca e lesioni al torace. L'imprenditore salinaro, già segnalato dai Carabinieri per stalking, nei confronti della donna con la quale ha avuto una lunga storia sentimentale, al Gip di Foggia ha raccontato di essere andato a fare visita ai genitori della parte lesa per poi mettersi in auto, non ricordare più nulla e risvegliarsi in un'autoambulanza.