A Margherita di Savoia un corteo per dire basta alla violenza sulle donne
Si è svolto stamattina il corteo organizzato dagli alunni dell’istituto Aldo Moro in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
martedì 25 novembre 2025
17.12
Grande partecipazione questa mattina a Margherita di Savoia, in occasione del corteo organizzato per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra ogni anno il 25 novembre, per ricordare le donne vittime di violenza e sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica.
L'iniziativa è stata promossa dalla sezione Ofantina della Fidapa BPW Italy, con il patrocinio del Comune di Margherita di Savoia e con la partecipazione di alcune associazioni locali (tra cui la ProLoco, l'associazione "Margherita Cammina" l'ASD Margherita di Savoia Runners) e degli alunni dell'istituto "Aldo Moro", che hanno realizzato cartelloni e manifesti su questi temi e che hanno esposto durante il corteo.
Hanno inoltre preso parte al corteo, oltre agli studenti, anche diversi cittadini, la dirigente scolastica dell'istituto "Aldo Moro" Anna Lamacchia, l'assessore alle politiche sociali del Comune di Margherita di Savoia Grazia Damato, la professoressa Carmela Di Bari nonché presidente della Fidapa BPW Italy - Sezione Ofantina e la referente del Centro Antiviolenza di Margherita di Savoia Marina Gentile.
Il corteo è partito alle ore 11 dall'istituto "Aldo Moro", percorrendo le principali vie cittadine e giungendo alle ore 12 in piazza Generale dalla Chiesa, dove un gruppo di alunne ha realizzato un flash mob, a seguito di alcune riflessioni da parte delle istituzioni sull'importanza di questa giornata.
«Oggi mi avvalgo della vostra presenza per gridare - e lo gridiamo tutti insieme: no alla violenza sulle donne, - afferma Grazia Damato, assessore alle politiche sociali - una violenza che ritengo una vera emergenza sociale che non vede solo il coinvolgimento delle donne, sempre più numerose, ma è un'emergenza che ha coinvolto ed ha messo in allarme le famiglie, le istituzioni scolastiche e politiche, il terzo settore: siamo tutti preoccupati. Oggi però mi rendo conto che la vostra presenza in questo bellissimo corteo è preziosa, perché voi ragazzi ci dimostrate che state costruendo un rapporto sano e civile. Noi come istituzioni, abbiamo l'obbligo e il dovere non solo di supportare e di ascoltare le donne che gridano aiuto, ma abbiamo il dovere di creare dei servizi efficaci e questo lo stiamo facendo. Ringrazio infatti l'associazione Fidapa, nella persona della professoressa Carmela Di Bari, e l'osservatorio "Giulia e Rossella". Vi ricordo sempre che noi abbiamo un punto d'ascolto a Margherita, perciò qualora ci fossero delle difficoltà o dei maltrattamenti, rivolgetevi a noi».
«Dobbiamo ribellarci a quelli che sono gli stereotipi - dichiara la dirigente scolastica Anna Lamacchia - che portano a pensare che si possano accettare determinati comportamenti ma anche semplicemente determinati messaggi che possono andare a violare quelli che sono i diritti e quello che è il diritto alla vita. Torno a specificare l'importanza del diritto di voto ottenuto nel 1946, quando le donne non avevano ancora quel riconoscimento importante che invece avevano avuto durante la Seconda Guerra Mondiale: madri e mogli che hanno saputo sostenere le proprie famiglie in un periodo tanto difficile. Dobbiamo anche ricordare le normative che sono state emanate: il diritto di famiglia, la parità tra coniugi, il divorzio, il diritto all'aborto. Il percorso è stato lungo ma molto importante, ecco che quindi la nostra riflessione oggi deve essere ancora più attenta, perché la violenza non è solo quella fisica ma è anche quella verbale, dei gesti e dei comportamenti. Grazie al Codice Rosso del 2019, è stata introdotta la possibilità per le donne di denunciare ogni forma di violenza».
L'iniziativa è stata promossa dalla sezione Ofantina della Fidapa BPW Italy, con il patrocinio del Comune di Margherita di Savoia e con la partecipazione di alcune associazioni locali (tra cui la ProLoco, l'associazione "Margherita Cammina" l'ASD Margherita di Savoia Runners) e degli alunni dell'istituto "Aldo Moro", che hanno realizzato cartelloni e manifesti su questi temi e che hanno esposto durante il corteo.
Hanno inoltre preso parte al corteo, oltre agli studenti, anche diversi cittadini, la dirigente scolastica dell'istituto "Aldo Moro" Anna Lamacchia, l'assessore alle politiche sociali del Comune di Margherita di Savoia Grazia Damato, la professoressa Carmela Di Bari nonché presidente della Fidapa BPW Italy - Sezione Ofantina e la referente del Centro Antiviolenza di Margherita di Savoia Marina Gentile.
Il corteo è partito alle ore 11 dall'istituto "Aldo Moro", percorrendo le principali vie cittadine e giungendo alle ore 12 in piazza Generale dalla Chiesa, dove un gruppo di alunne ha realizzato un flash mob, a seguito di alcune riflessioni da parte delle istituzioni sull'importanza di questa giornata.
«Oggi mi avvalgo della vostra presenza per gridare - e lo gridiamo tutti insieme: no alla violenza sulle donne, - afferma Grazia Damato, assessore alle politiche sociali - una violenza che ritengo una vera emergenza sociale che non vede solo il coinvolgimento delle donne, sempre più numerose, ma è un'emergenza che ha coinvolto ed ha messo in allarme le famiglie, le istituzioni scolastiche e politiche, il terzo settore: siamo tutti preoccupati. Oggi però mi rendo conto che la vostra presenza in questo bellissimo corteo è preziosa, perché voi ragazzi ci dimostrate che state costruendo un rapporto sano e civile. Noi come istituzioni, abbiamo l'obbligo e il dovere non solo di supportare e di ascoltare le donne che gridano aiuto, ma abbiamo il dovere di creare dei servizi efficaci e questo lo stiamo facendo. Ringrazio infatti l'associazione Fidapa, nella persona della professoressa Carmela Di Bari, e l'osservatorio "Giulia e Rossella". Vi ricordo sempre che noi abbiamo un punto d'ascolto a Margherita, perciò qualora ci fossero delle difficoltà o dei maltrattamenti, rivolgetevi a noi».
«Dobbiamo ribellarci a quelli che sono gli stereotipi - dichiara la dirigente scolastica Anna Lamacchia - che portano a pensare che si possano accettare determinati comportamenti ma anche semplicemente determinati messaggi che possono andare a violare quelli che sono i diritti e quello che è il diritto alla vita. Torno a specificare l'importanza del diritto di voto ottenuto nel 1946, quando le donne non avevano ancora quel riconoscimento importante che invece avevano avuto durante la Seconda Guerra Mondiale: madri e mogli che hanno saputo sostenere le proprie famiglie in un periodo tanto difficile. Dobbiamo anche ricordare le normative che sono state emanate: il diritto di famiglia, la parità tra coniugi, il divorzio, il diritto all'aborto. Il percorso è stato lungo ma molto importante, ecco che quindi la nostra riflessione oggi deve essere ancora più attenta, perché la violenza non è solo quella fisica ma è anche quella verbale, dei gesti e dei comportamenti. Grazie al Codice Rosso del 2019, è stata introdotta la possibilità per le donne di denunciare ogni forma di violenza».