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Vita di città

Discarica a cielo aperto vicino alla scuola

Al confine tra la Papa Giovanni XXIII e il centro Padre Pio

Una discarica abusiva. Così potrebbe essere definito il cortile che segna il confine fra la scuola elementare Papa Giovanni XXIII e il centro di riabilitazione Padre Pio. Appena si varca l'ingresso, lo spettacolo è servito: una schiera di rifiuti si estende lungo l'aiuola, coprendo quasi del tutto l'erba. In questo caso, però, non si tratta del sacchetto d'immondizia che grazie all'inciviltà di alcuni cittadini si può osservare in strutture abbandonate al proprio destino come il Cral o il cinema all'aperto. Ma ai piedi degli alberi piantati in quel pezzo di terra coperto da cemento è possibile trovare tanti elettrodomestici da arredare una casa: lavatrice, frigorifero, pezzi di vecchie TV, che qualcuno ha lasciato invece di smaltirli legalmente presso il punto di raccolta a zona Torretta. E non solo. Continuando la passeggiata, è possibile trovare anche un lavandino, uno scarico, mattoni forati, legno, materiale edile scartato, parafanghi di una vecchia bicicletta. In questo scenario non certo da cartolina, si trova una porta che collega la scuola al cortile, da cui, a rigor di logica, qualcuno potrebbe uscire, magari un bambino. A tutto questo va aggiunto un ramo spezzato, magari lasciato ad essiccate al sole, come se non si trovasse in prossimità di un istituto, e la pavimentazione divelta tanto da dover prenotare un posto in ortopedia prima di camminarci. Insomma, una scuola elementare inserita in un contesto tutt'altro che sicuro, perché circondata da un cortile che ospita più elettrodomestici di scarto che alberi e da una struttura comunale fatiscente in attesa di alienazione, abitata abusivamente, il cui cortile colmo di insidie confina col giardino didattico utilizzato dai piccoli alunni della scuola elementare.
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