Verso le elezioni: il PD lancia l'"Appello alle forze vive e sane del paese"

Una nota del segretario democratico Emanuele Quarta

martedì 9 gennaio 2018 10.09
Il Partito Democratico di Margherita di Savoia guarda alle elezioni e chiede l'apertura di un tavolo di confronto allargato con le "forze vive e sane del paese" per superare quella che il segretario cittadino del circolo Emanuele Quarta definisce «l'esperienza di governo deludente del sindaco Marranno».

Ed è proprio il segretario Quarta a firmare la nota che di seguito pubblichiamo.


Dopo l'esperienza di governo deludente del sindaco Marrano, è necessario un segnale di discontinuità.
La nostra città ha un estremo bisogno di governo, di una guida responsabile, di amministratori affidabili e competenti, animati da passione civica che sappiano mettersi al servizio della propria comunità restituendo fiducia ai cittadini. La storia ci insegna che i personalismi portano esclusivamente a fallimenti politici come successo negli ultimi dieci anni.

È necessario aprire, un tavolo di confronto con tutte le forze sane della città compresi i movimenti civici. Per queste ragioni rivolgo un appello alle forze politiche sane del paese, alla società civile tutta, affinché insieme e senza pregiudiziali politiche, si creino le condizioni per una vera, piena e consapevole alternativa democratica e civica.

Questo paese ha bisogno di sviluppare a pieno le sue potenzialità, evitando di mortificarle come è accaduto per troppo tempo.
Occorre unirsi, lasciare da parte le sterili velleità personali, vecchie appartenenze e mettersi insieme dentro un progetto collettivo, innovativo e ambizioso, che guardi al futuro ed abbia come primo obbiettivo il bene della città.

Occorre avviare un progetto che abbia al centro le cose da fare e non le persone da candidare. Un progetto che segni una reale discontinuità rispetto al passato.
Un progetto, che metta da parte la vecchia e cattiva politica e apra un laboratorio permanente di buona politica, perché di tutto abbiamo bisogno fuorché di ritornare indietro come in un eterno gioco dell'oca.