​Unitalsi, tutto pronto per il progetto "Uniti a tavola"

Frontino: «Lavoro dei volontari abbatte le barriere della diversità»

giovedì 26 novembre 2015 20.16
A cura di Giuseppe Capacchione
Condividere la normalità. Un gesto semplice ma molto efficace per chi lo riceve. Il pasto domenicale evidentemente non è un rito celebrato su tutte le tavole dei salinari, per questo l'Unitalsi ha scelto di scendere in campo. "Uniti a tavola" è il progetto inaugurato nella sezione di Margherita di Savoia che riguarderà semplicemente un gruppo di persone che, come un famiglia, condividerà il pasto domenicale. Una tavolata solidale in cui ci saranno i volontari dell'Unitalsi che cucineranno e le famiglie salinare che a turno presteranno il proprio servizio. «L'Unitalsi ha compiuto il salto di qualità della misericordia - afferma il vescovo Giovanni Battista Pichierri della diocesi Trani-Barletta-Bisceglie - L'attenzione verso i bisognosi è essenziale nella vita di ogni uomo. La carità edifica chi da' e chi riceve e questa associazione opera concretamente la carità attraverso l'accoglienza e la condivisione. Grazie all'Unitalsi ogni malato è considerato un vero cittadino con dei diritti da difendere».

Insomma, questa è davvero un'iniziativa di stampo familiare, nata dal desiderio di condividere un gesto semplice ma importante come il pranzo della domenica. Oltre alla cucina è stato inaugurato anche un nuovo pullmino che verrà utilizzato per il trasporto dei malati. «Cucina e pullmino sono segno del lavoro caritatevole svolto dai volontari - afferma il presidente Annamaria Frontino -. Il nostro lavoro è improntato sulla condivisione e la totale donazione verso chi è nel bisogno. Principalmente a noi interessa eliminare tutte quelle barriere che non permettono a una persona con problematiche fisiche o psichiche di svolgere la propria vita. I nostri iscritti, come ha ricordato il vescovo, sono cittadini a tutti gli effetti e come tali hanno dei diritti».
Bus Unitalsi
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