Sgombero dell'ex scuola media, il sindaco chiarisce le motivazioni

«Azione necessario per motivi di sicurezza e pessime condizioni igieniche»

mercoledì 19 ottobre 2016 11.48
Sono state completate nella giornata di martedì, alla presenza delle forze dell'ordine, le operazioni di sgombero dei locali dell'ex scuola media in via Risorgimento, occupati abusivamente da decenni da alcune famiglie. Una situazione che è diventata ancor più rischio per l'incolumità delle persone nelle ultime settimane, a seguito delle abbondanti piogge di inizio settembre. I recenti sopralluoghi effettuati dai tecnici del Genio Civile e seguiti con attenzione dal sindaco, Paolo Marrano, hanno evidenziato un grave pericolo per la stabilità dell'immobile e le precarie condizioni igienico sanitarie degli ambienti nei quali vivevano le famiglie e i tanti bambini.

"E' una situazione che amareggia – commenta il sindaco – ma la struttura era al limite e non si poteva rischiare per l'incolumità delle persone, soprattutto dei più piccoli. Non è possibile, per i bambini, crescere in quelle condizioni igienico sanitarie precarie". Alcune famiglie sgomberate hanno trovato sistemazione presso parenti e amici, per altri l'Amministrazione comunale ha messo a disposizione le strutture comunali disponibili come il tensostatico. Tra le soluzioni provvisorie era stata individuata la ex chiesa di San Pio nel quartiere di Città Giardino, ma la struttura è stata distrutta, nella notte tra lunedì e martedì, da un incendio. "Un episodio che ferisce l'intera comunità margheritana – commenta Marrano – alla quale chiedo uno scatto d'orgoglio: invito tutti i miei concittadini a partecipare alla fiaccolata di solidarietà che si terrà venerdì prossimo".

Sulla necessità di sgomberare l'ex scuola media, il sindaco stoppa tutte le strumentalizzazioni politiche: "Tutti sapevano in quali condizioni vivevano le famiglie in quello stabile. Lo sapevano anche gli amministratori di questa città che, per decenni, hanno fatto finta di nulla, preferendo girare la testa dall'altra parte. Aiutare chi è in difficoltà – aggiunge il sindaco – non si fa a parole, ma con i fatti, anche se dolorosi come lo sgombero. Mi chiedo e la stessa domanda la rivolgo ai margheritani: ma possono i bambini crescere in quelle condizioni? A quale futuro li condanniamo?". Marrano garantisce il massimo impegno per trovare una sistemazione alle famiglie sgomberate.