Sequestro di beni per 500 mila euro nei confronti di un imprenditore di Margherita di Savoia

Le Fiamme Gialle avrbebero riscontrato un omesso versamento dell'Iva

giovedì 14 luglio 2022 12.35
I militari del Comando Provinciale Bat della Guardia di Finanza hanno effettuato un sequestro preventivo per equivalente dell'importo di circa 508 mila euro, finalizzato alla confisca di beni immobili, mobili nonché disponibilità finanziarie, nei confronti di una società con sede legale a Canosa di Puglia e del suo rappresentante legale di Margherita di Savoia operante nel settore della lavorazione e conservazione di pesce e crostacei per omesso versamento dell'Iva dovuta all'erario sulla base della dichiarazione annuale presentata, prevista per l'anno d'imposta 2019.

La Procura della Repubblica di Trani, ritenuti idonei gli elementi in suo possesso, ha avanzato ed ottenuto proposta - accolta interamente dal gip del Tribunale di Trani - di sequestro preventivo, quale "pretesa erariale", delle somme depositate sui conti correnti e depositi bancari, sulle quote societarie, sui beni immobili e sui beni mobili registrati per il predetto ammontare che ha raggiunto la totale capienza dell'importo.

Le preliminari attività di accertamento effettuate dalla Guardia di Finanza hanno permesso di individuare denaro contante, disponibilità finanziarie in conti correnti, quote e partecipazioni societarie, un immobile di pregio e due terreni ubicati a Margherita di Savoia oltre a 3 beni mobili registrati (due autovetture di grossa cilindrata ed un motoveicolo) intestati a persone giuridiche riconducibili all'indagato, sottoposti a sequestro preventivo per un valore pari alla concorrenza dell'imposta sul valore aggiunto non versata all'erario.

L'attività eseguita dalla Guardia di Finanza, sotto la direzione dell'Autorità Giudiziaria, mira a rafforzare l'azione di contrasto ai contesti di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, a tutela del sistema economico "sano", delle leggi di libera concorrenza e degli imprenditori onesti e rispettosi delle regole che vengono danneggiati da tali comportamenti fraudolenti. L'indagato è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell'attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.