Riequilibrio di bilancio, via libera in consiglio comunale con i voti di maggioranza

Marrano stigmatizza l'atteggiamento di una consigliera di opposizione

sabato 6 maggio 2017 15.49
Approvati in Consiglio comunale a maggioranza (nove favorevoli, quattro contrari) due importanti provvedimenti in materia finanziaria: il conto consuntivo per il 2016 e il riequilibrio di bilancio. Quest'ultimo verrà trasmesso alla Prefettura della Bat e, di conseguenza, al Ministero degli Interni, per l'approvazione. Se il riequilibrio di bilancio, chiesto dall'Amministrazione comunale, otterrà il via libera il Comune sarà comunque monitorato dalla Corte dei Conti ma verrà evitato il dissesto dell'Ente. Inoltre, come sottolinea l'assessore alle Finanze, Salvatore Giannino, il Comune di Margherita di Savoia ha deciso di non accedere al fondo di rotazione del Ministero: «Vogliamo uscire con le nostre forze dal dissesto che abbiamo ereditato», spiega. Con l'approvazione del rendiconto 2016 e il piano di riequilibrio emerge il lavoro di risanamento avviato e portato avanti da questa Amministrazione comunale: se nel 2014 la debitoria ammontava a poco meno di undici milioni di euro, nel 2016 la stessa si è ridotta a 8.184.685 euro e nel 2017 si prevede di scendere sotto i sette milioni e mezzo. Negli ultimi tre anni è anche diminuita la spesa del personale per complessivi 250mila euro e, dato altrettanto importante, nel 2016 c'è stato un abbattimento della spesa corrente di 2.782.764 di euro rispetto all'anno precedente. «Eppure – commenta il sindaco, Paolo Marrano – nonostante ci fossero all'ordine del giorno del Consiglio comunale questioni così importanti per il futuro del nostro paese che avrebbero dovuto impegnare il dibattito, c'è stato chi ha svilito ancora una volta non solo il luogo simbolo delle istituzioni ma anche il proprio ruolo di consigliere». Il riferimento del primo cittadino è alle "intemperanze" della consigliera di minoranza, Grazia Galiotta: «Durante le mie comunicazione, previste nell'ordine del giorno, il Consiglio comunale ha dovuto assistere alle intemperanze e ai comportamenti fuori dai canoni istituzionali della signora Galiotta. Oltre ad apostrofare il sottoscritto, si è agitata per questioni di minima rilevanza. Nello specifico, la Galiotta ha chiesto la sospensione del Consiglio comunale, invocando la presenza delle forze dell'ordine, solo perché voleva avere spiegazioni su alcuni aspetti relativi al contratto della pubblica illuminazioni. Quelle spiegazioni, come è avvenuto regolarmente, i consiglieri d'opposizione le hanno avute al termine del Consiglio recandosi presso l'ufficio tecnico. Invece – prosegue il sindaco – la Galiotta ha svilito il ruolo del Consiglio comunale, procurando allarme ingiustificato, chiamando più volte la nostra caserma dei carabinieri (che erano impegnati in un altro importante servizio) e obbligando una pattuglia della vicina stazione di Trinitapoli ad intervenire per motivi di ordine pubblico che non stavano né in cielo, né in terra. Credo – conclude il sindaco – che oltre a stigmatizzare il comportamento della Galiotta, non nuova a queste uscite, si possano ravvisare anche elementi di procurato allarme dei quali la signora dovrà rispondere davanti alle autorità competenti».