Raccolta differenziata a Margherita, Emanuele Quarta: «Sette anni di fallimenti certificati dai numeri»
La nota integrale del consigliere comunale
martedì 30 dicembre 2025
9.45
Il Consigliere Comunale Emanuele Quarta è intervenuto in modo critico sui dati relativi alla gestione dei rifiuti a Margherita di Savoia, evidenziando il fallimento e le conseguenze economiche e ambientali di un'amministrazione che, a suo parere, non ha saputo affrontare le criticità in modo adeguato
«Raccolta differenziata a Margherita di Savoia: sette anni di fallimenti certificati dai numeri - dichiara - I dati ufficiali sulla gestione dei rifiuti parlano chiaro e non sono più aggirabili. A Margherita di Savoia la raccolta differenziata si ferma al 53,16%, ben al di sotto del 65% minimo previsto dalla legge e lontanissima dagli standard dei Comuni virtuosi della BAT, che superano stabilmente il 74–75%».
«Ancora più allarmante - aggiunge - è la produzione di rifiuti pro capite, che supera i 46 kg mensili, tra le più alte del territorio. Un dato aggravato da forti oscillazioni stagionali che dimostrano l'assenza totale di una programmazione efficace nei periodi di maggiore afflusso turistico».
«Nel periodo 2018–2023, gli introiti derivanti dal recupero di plastica, carta, cartone e vetro ammontano a € 321.640,45. Una cifra modesta se confrontata con quella di Comuni limitrofi che, grazie a percentuali più alte di differenziata, intercettano premialità, riduzioni dell'ecotassa e benefici diretti su PEF e TARI. Margherita di Savoia, invece, produce più rifiuti, differenzia meno e scarica i costi dell'inefficienza direttamente sui cittadini».
«Il dato politicamente più grave - continua - arriva però dal recente rimpasto di Giunta: una rimodulazione delle deleghe che lascia invariata la delega all'Ambiente, nonostante sette anni consecutivi di risultati fallimentari. Confermare le stesse responsabilità davanti a numeri così evidenti significa confermare gli stessi errori».
«Qui il problema non sono i cittadini, ma l'assenza di una strategia seria:
A pagarne il prezzo, ancora una volta, sono sempre gli stessi: i cittadini, in termini ambientali ed economici», così conclude.
«Raccolta differenziata a Margherita di Savoia: sette anni di fallimenti certificati dai numeri - dichiara - I dati ufficiali sulla gestione dei rifiuti parlano chiaro e non sono più aggirabili. A Margherita di Savoia la raccolta differenziata si ferma al 53,16%, ben al di sotto del 65% minimo previsto dalla legge e lontanissima dagli standard dei Comuni virtuosi della BAT, che superano stabilmente il 74–75%».
«Ancora più allarmante - aggiunge - è la produzione di rifiuti pro capite, che supera i 46 kg mensili, tra le più alte del territorio. Un dato aggravato da forti oscillazioni stagionali che dimostrano l'assenza totale di una programmazione efficace nei periodi di maggiore afflusso turistico».
«Nel periodo 2018–2023, gli introiti derivanti dal recupero di plastica, carta, cartone e vetro ammontano a € 321.640,45. Una cifra modesta se confrontata con quella di Comuni limitrofi che, grazie a percentuali più alte di differenziata, intercettano premialità, riduzioni dell'ecotassa e benefici diretti su PEF e TARI. Margherita di Savoia, invece, produce più rifiuti, differenzia meno e scarica i costi dell'inefficienza direttamente sui cittadini».
«Il dato politicamente più grave - continua - arriva però dal recente rimpasto di Giunta: una rimodulazione delle deleghe che lascia invariata la delega all'Ambiente, nonostante sette anni consecutivi di risultati fallimentari. Confermare le stesse responsabilità davanti a numeri così evidenti significa confermare gli stessi errori».
«Qui il problema non sono i cittadini, ma l'assenza di una strategia seria:
- nessuna pianificazione strutturata sui picchi stagionali;
- controlli inefficaci;
- nessuna innovazione reale (tariffazione puntuale, incentivi, educazione ambientale).
A pagarne il prezzo, ancora una volta, sono sempre gli stessi: i cittadini, in termini ambientali ed economici», così conclude.