Ospedale e casa di comunità, presentati i progetti

Lodispoto: «I lavori dovrebbero concludersi al massimo entro il 2026»

sabato 25 marzo 2023 00.00
Sorgeranno in zona Regina, sul prolungamento di corso Vanvitelli e in prossimità del poliambulatorio Asl, le tre nuove strutture sanitarie i cui progetti esecutivi sono stati presentati in sala consiliare a Margherita di Savoia: l'ospedale di comunità, la casa della comunità e la centrale operativa territoriale. Gli interventi, interamente finanziati con fondi del Pnrr per un importo di circa 5 milioni di euro, saranno il frutto di un'efficace sinergia tra Regione Puglia, Comune di Margherita di Savoia e Asl Bt.

«Si è molto parlato di queste opere negli scorsi anni ma, anche in questo caso, è la nostra amministrazione che si è adoperata di concerto con la Regione e l'azienda sanitaria per rendere possibile questo risultato» ha spiegato il sindaco Bernardo Lodispoto. «I lavori avranno inizio entro la fine di settembre per concludersi al massimo entro il 2026 ma confidiamo che il tutto possa essere reso disponibile anche prima. L'obiettivo è offrire una medicina sul territorio più vicina alle esigenze primarie del paziente, soprattutto nel caso dei soggetti più fragili, e delle loro famiglie. Voglio ringraziare i vertici della Asl Bt nelle persone del Direttore generale Tiziana Dimatteo e del Direttore sanitario Alessandro Scelzi ed il consigliere regionale Filippo Caracciolo, sempre presente e disponibile nel tutelare il nostro territorio: grazie alla puntuale triangolazione con la Regione e l'Asl sarà possibile realizzare in tempi brevi un progetto che per molti poteva sembrare solo un sogno e che invece diventerà presto realtà».

Dimatteo ha presentato i progetti nel dettaglio: l'ospedale di comunità è una struttura di 1200 metri quadri che disporrà di 20 posti letto e di tutti i servizi accessori per garantire le cure necessarie ai cosiddetti pazienti "intermedi", cioè che non richiedono assistenza ospedaliera ma necessitano di prestazioni clinico-assistenziali non trattabili in regime ambulatoriale o domiciliare; l'importo dei lavori per questa struttura è di 2.930.000 euro.

La casa della comunità è il luogo di primo accesso ai servizi socio-sanitari per i cittadini, si avvarrà di un team multidisciplinare per garantire l'erogazione di interventi sanitari e di integrazione sociale rendendo operativo il concetto di medicina di prossimità e si svilupperà su di una superficie di 800 metri quadri; l'importo dei lavori è in questo caso di 1.630.000 euro.

La centrale operativa territoriale è invece la struttura che garantisce e coordina la presa in carico dei pazienti svolgendo funzioni di raccordo fra i servizi territoriali e gestendo le situazioni di urgenza in coordinamento con la centrale operativa del 118; la sede, che sarà dotata di apposito personale ed apparecchiature, avrà un'estensione di 110 metri quadri e l'importo dei lavori è di 220.000 euro.

Nel suo intervento l'ingegner Carlo Ieva, responsabile unico del procedimento, ha precisato che sussistono i requisiti per poter realizzare queste tre strutture in tempi più ridotti rispetto all'orizzonte temporale del 2026 fissato dal Pnrr e, nel lodare la lungimiranza dell'amministrazione Lodispoto che ha messo a disposizione i suoli con largo anticipo, si è detto fiducioso nella possibilità di ultimare i lavori per la centrale operativa territoriale entro il 2024 e per l'ospedale e la casa di comunità entro il 2025.

Nelle sue conclusioni il consigliere regionale Filippo Caracciolo ha sottolineato il momento storico per tutto il territorio della Bat, apprezzando anch'egli l'impegno dell'amministrazione comunale per aver saputo imprimere una svolta nel settore socio-sanitario attraverso la collaborazione con la Asl e la Regione Puglia – che ha messo a disposizione 48 milioni di euro per potenziare i servizi sanitari – promettendo che vigilerà sulla stretta osservanza dei tempi di realizzazione delle opere: strutture, come ha puntualizzato, che non si vedono tutti i giorni e che daranno certezza ai cittadini per la loro salute.