La patata pasta gialla di Margherita di Savoia regina del mercato inglese

Frontino: «Venduti 1.500 quintali in Inghilterra durante l'inverno»

martedì 16 giugno 2020 16.42
A cura di Giuseppe Capacchione
La patata a pasta gialla di Margherita di Savoia regina del mercato inglese. In Italia, per paradosso, si preferisce consumare un prodotto importato dall'estero bello solo da vedere ma certamente non dei migliori da mangiare. La campagnata invernale di una delle eccellenze del territorio ofantino si è conclusa. Abbiamo tracciato un bilancio con Vincenzo Frontino, proprietario dell'azienda ortofrutticola di famiglia, una delle più importanti d'Italia impegnata nella filiera della grande distribuzione per i principali marchi di catene alimentari. «L'ultima raccolta della patata pasta gialla può essere considerata positiva. Anche se la produzione bisestile da tempo ormai non raggiunge più alte quantità. Il prodotto che arriva in magazzino è sempre meno perché scarseggiano i giovani pronti a prendere il testimone dai più anziani nel settore agricolo», ha affermato il giovane imprenditore.

La patata di Margherita è un prodotto unico sul mercato perché coltivata in una striscia di sabbia fra il Mare Adriatico e le saline più grandi d'Europa per circa 30 chilometri, fino alla vicina Zapponeta. Come per la cipolla bianca igp e per la carota, il risultato è eccellente. «Il periodo invernale è stato caratterizzato dalla vendita del prodotto sul mercato inglese», ha sottolineato Frontino. Il legame fra il Regno Unito e la capitale pugliese della balneazione attrezzata affonda le radici nel passato e si intreccia con la leggenda. Si racconta che secoli addietro il regnanti di Londra siano passati da queste parti e assaggiando le patate coltivate nella sabbia se ne fossero innamorati tanto da farsele spedire periodicamente a Buckingham Palace. La realtà è che in Inghilterra da tradizione la patata è uno dei prodotti portanti della gastronomia locale, basti solo pensare che il piatto tipico della Capitale è "Fish and Chips", cioè pesce e patatine fritti, e il prodotto di Margherita possiede sapore e propietà che non sono contenute in altri prodotti.

Il dato però va esaminato. «La nostra azienda ha venduto ben 1.500 quintali di patate in Inghilterra a fonte di appena 200 quintali venduti nel nostro Paese - ha continuato l'imprenditore -. Questo è dovuto a una usanza che sta sempre più prendendo piede in Italia: quella di preferire un prodotto lavato e privo del minimo granello di sabbia. Ma sulle nostre patate è impossibile svolgere un trattamento simile, noi le spazzoliamo prima di immetterle sul mercato. Le patate di Margherita non sono a buccia ferma, quindi con l'acqua le danneggeremmo. Nei supermercati, infatti, sono poche le patate con la sabbia riposte sugli espositori. È un'usanza dettata dai tempi in cui viviamo: è aumentata, ed è giusto che sia così, la percentuale di donne che lavorano, di conseguenza non c'è più come una volta il tempo di dedicarsi alla cucina domestica e quindi di lavare per bene il tubero, pulirlo dalla sabbia prima di cucinarlo».
IMG WA © Andrea Capacchione
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