Consiglio comunale: c'è solo l'imbarazzo della scelta

Uno il 4 e l'altro il 9, Marrano e Galiotta i firmatari

venerdì 1 luglio 2016 19.07
A cura di Giuseppe Capacchione
Due consigli comunali: uno convocato dal presidente facente funzioni e l'altro dal sindaco, entrambi protocollati e affissi sull'albo pretorio. Scrivere quale delle interpretazioni date ai regolamenti sia quella giusta non è possibile. Di fatto i cittadini sono chiamati a partecipate a due sedute: una straordinaria il 4 giugno (con seconda seduta il 6) e l'altra ordinaria il 9. La prima, cioè quella di lunedì alle 8,30, porta la firma del consigliere più suffragato Grazia Galiotta e ha come punti all'ordine del giorno la nomina del nuovo presiedente e la discussione sul passaggio del servizio di nettezza urbana alla Barsa; la seconda cioè sabato alle 9,30 porta la firma del sindaco Paolo Marrano e ha come unico punto la nomina del presidente.

Che questo sia il simbolo della grande instabilità politica e amministrativa che la città sta vivendo non abbiamo paura a ribadirlo, come possiamo affermare apertamente che in questo modo si avrà l'aula consiliare piena solo quando ci sono tematiche come la nettezza urbana e il debito con Atisale, per il resto i consigli vengono seguiti solo dall'assise, i vigili e chi deve farlo per dovere di cronaca. Insomma, in maggioranza affermano che il primo cittadino abbia potere di convocare il consiglio perché il regolamento non è chiaro in merito a come procedere in caso di dimissioni del presidente; l'altra parte afferma che il presidente del consiglio c'è nella persona di Grazia Galiotta in quanto subentrata al dimissionario Raffaele Rutigliano e quindi fino a prossima nomina sarà lei ad avere piene funzioni.