Cimitero, Marrano fa un esposto alla Procura di Foggia per danno erariale

I soldi del Comune intascati da altri. La ditta Sceap ha iniziato i lavori

mercoledì 2 marzo 2016 13.05
A cura di Giuseppe Capacchione
Un cimitero gestito a nero. Questo è successo per anni a Margherita di Savoia e un esposto alla Procura di Foggia da parte del sindaco Paolo Marrano per danno erariale è la chiara conseguenza. «Gli amministratori che si sono succeduti nel tempo - afferma il primo cittadino - hanno deviato dal loro compito di controllo dei servizi cimiteriali, causando un danno economico al Comune, affidando così il servizio a terzi. Gli uffici comunali non avevano nessun contratto regolarmente stipulato per una corretta gestione del cimitero». Insomma, un servizio pubblico fondamentale per una città era gestito da altre persone che hanno potuto fare ciò che avrebbero voluto col benestare degli amministratori, senza che il Comune sapesse nulla.

Sembrerebbe un racconto di fantascienza, ma è la realtà. «Per oltre 20 anni - continua Marrano - l'Ente ha riscosso solo i proventi delle lampade votive. Il Comune non ha più loculi da vendere e quindi posti in cui seppellire i defunti. È molto grave, infatti sono stato costretto a fare ordinanze di requisizione alla congrega per soddisfare un'esigenza dei cittadini». Un vero paradosso si consuma nella cittadina pugliese che non ha neanche il posto per seppellire i propri morti. Per anni i soldi che avrebbe dovuto incassare il Comune sono andati nelle tasche di altre persone mentre gli amministratori si accontetavano solo di portare nelle casse i soldi provenienti dalle spesa delle lampade votive versate dai salinari. Almeno, per ora si può accertare solo questo, poi saranno le autorità a stabilire se per tacere davanti a uno scempio simile, abbiano intascato qualcos'altro. L'unica certezza è sotto gli occhi di tutti: a causa di una cattiva gestione, i salinari non hanno avuto neanche rispetto per i defunti e chi oggi scalpita contro la decisione di affidare il servizio alla ditta Sceap, che è forestiera, sarebbe potuto intervenire in passato e probabilmente oggi non si sarebbe arrivati a questo scenario.