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Territorio

Raccolta differenziata tra luci e ombre

Il sindaco Marrano: «Bisogna migliorarla per evitare l'eco-tassa»

La raccolta differenziata fra luci e ombre. Questo è quanto emerso dall'incontro fra il Sindaco Paolo Marrano e la cittadinanza, tenuto presso l'Hotel Margherita, per fare un bilancio sugli esiti della raccolta a Margherita di Savoia. Dati ufficiali della regione Puglia attestano che nella cittadina pugliese dall'agosto del 2014, la quantità di rifiuti differenziati è calata 24,23 percento, ribaltando il risultato iniziale che vedeva coinvolta una fetta ben più larga della popolazione. Questo conferma le parole del primo cittadino: «Margherita è una piccola comunità con troppi abbandoni. Ci sono rifiuti sopratutto dove prima c'erano i vecchi cassonetti, ad indicare che il paese non è ancora pronto ad accogliere questa realtà». Difatti, prosegue «le aiuole delle palme sul lungomare sono diventate punti di raccolta dov'è possibile trovare rifiuti di ogni genere: materassi, elettrodomestici, televisori. Per poi non parlare degli escrementi di animali che invadono i marciapiedi. È un'indecenza». L'elemento più sconcertante è che l'opera degli incivili vada a infangare la reputazione di quei cittadini che svolgono il loro dovere civico, causando in questo modo gravi conseguenze al turismo e all'economia del paese. Infatti, i forestieri ricevendo come biglietto da visita sacchi d'immondizia riversati sulle strade, hanno marchiato Margherita come "città sporca". La causa di tutto, come testimonia il sindaco, non può essere attribuita agli operai dell'Ecologica Pugliese, perché «pur lavorando in un'azienda che non fornisce né gli stipendi né i mezzi adatti per lavorare, così come sottoscritto nel contratto, svolgono un servizio fondamentale che delle volte è reso vano dall'inciviltà. Non è possibile che in un punto appena sgombrato dai rifiuti, dopo quindici minuti ci sia già un sacchetto da raccogliere». Inoltre, il capo dell'Amministrazione Comunale ha invitato tutti gli scettici che attaccano il suo operato e quello della sua squadra di governo, a fare un giro fra le zone rurali del territorio dove il degrado e lo scempio la fanno da padrone. Insomma, Margherita è come un cane che si morde la coda, perché se le condizioni non dovessero migliorare, i cittadini dovranno pagare un'Eco-Tassa, una penale per l'alto tasso d'inquinamento. Anche perché è paradossale che «lo scorso anno il Comune, che stava adoperando la raccolta differenziata porta a porta, abbia dovuto pagare alla discarica oltre 800.000 euro per smaltire i rifiuti». Chiaramente, il sindaco afferma che «una parte della responsabilità è da attribuire alle inadempienze della ditta Ecologica Pugliese che non ha rispettato gli accordi sottoscritti nel contratto, provocando perdite nelle stesse casse comunali. Quindi da gennaio la pulizia delle strade è affidata alla ditta SIA del consorzio Foggia quattro di cui Margherita ne è socia». La chiave di svolta per il paese non è l'omertà ma la collaborazione di tutti, informando la popolazione sui vantaggi che questo "dovere morale" e civico arreca alla città, magari proponendo iniziative per migliorare il servizio, incrementando i controlli con pattugliamenti e telecamere. La linea dell'informazione è sposata anche dalle Guardie ambientali zoofile, addette al controllo della pulizia delle strade, che, secondo le parole del presidente Antonio Tattoli, «il prossimo anno vorremmo creare dei punti d'informazione a cui ogni cittadino può rivolgersi per qualsiasi chiarimento sui metodi di differenziamento dei rifiuti, diffondendo così questa pratica propria di ogni società civile».
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