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Vita di città

Inaugurata Piazza Caduti Nassirya

La soddisfazione del sindaco Marrano: «Altra opera per la città»

Un altro nastro tagliato. Ormai sembra che il sindaco di Margherita di Savoia, Paolo Marrano, ci abbia preso gusto, così da consegnare dopo pochi giorni un'altra opera pubblica nella mani della città. Dopo viale Ofanto ecco inaugurata piazza Caduti di Nassiriya, nata sulle rovine di un campetto da calcio, che ormai non vedeva più i suoi giorni gloriosi, e su una pavimentazione divelta. «Sono contento perché avevo annunciato una serie di consegne alla città di Margherita di Savoia che merita questo ed altro». Queste le parole d'orgoglio del primo cittadino che ha «consegnato alla popolazione una piazza bellissima». Un aggettivo che qualifica la piazza non proprio in sintonia con gli aggettivi accostati da alcun cittadini. Ma per il sindaco della cittadina pugliese c'è poco da fare: «È bellissima perché l'ho vista crescere anche in termini di sacrifici fatti, nonostante qualcuno dica che quelli che stiamo attuando sono tutti progetti avviati da altre amministrazioni. Può anche essere vero, ma portare a termine un progetto in una situazione economica estremamente delicata non è semplice. Inoltre è stato difficoltoso recuperare i finanziamenti e battersi alla Regione per riaverli. Chiaramente dopo tutti questi sacrifici, si è soddisfatti per ciò che si è fatto». Il primo cittadino non lascia, come gli era stato chiesto dai consiglieri comunali Grazia Galiotta, Domenico Lodispoto, Ruggiero Piccolo, Antonella Cusmai e Vincenzo De Pietro, ma raddoppia «nonostante ciò che raccontano gli amici dell'opposizione. La gente deve avere delle speranze, delle fiducie e dei luoghi d'aggregazione per trascorrere quei pochi momenti felici che le ristrettezze economiche e sociali donano». Il sindaco continua dicendo che «i problemi a Margherita di Savoia appena insediato erano tantissimi. Erano talmente grandi e difficili da abbattere un cavallo. Bisogna essere determinanti per perseguire gli obiettivi. Confesso che una grande mano è stata data da esponenti dell'Amministrazione regionale e dell'Amministrazione provinciale. Ho il merito di averci creduto fino infondo. Margherita di Savoia aveva il grande problema delle opere incompiute e abbandonate. Ho verificato ancora una volta che è molto più semplice iniziare le opere e portarle a termine che prenderle già a metà strada, soprattutto con quel disastro che c'era».
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