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Territorio

Che successo per la «Dio lo vuole band»

Concerto a Margherita per la band che diffonde la voce di Don Tonino Bello

Diffondere la voce di don Tonino Bello. Questa è la missione della "Dio lo vuole band". Il gruppo «è nato nel 2013 grazie all'incontro di musicisti professionisti che hanno voluto seguire Gesù cantando» Così Pasquale Minuto fondatore della band ha presentato il frutto di una sua idea diventato una realtà che ha coinvolto «tutta l'Italia. Le esibizioni del gruppo sono richieste anche all'estero». Insomma non siamo davanti al gruppetto di amici che il sabato sera strimpella qualche strumento, ma a veri professionisti del settore che con la chitarra, il basso, la batteria, gli strumenti a fiato e la voce riescono a cantare e suonare il messaggio del vescovo di Molfetta, che come un vero profeta sta percorrendo il processo di santificazione, attraverso «brani di cantautori italiani che hanno trattato il tema attraverso i loro testi». Un momento che ha coinvolto profondamente i presenti e a confermare ciò che è stato appena detto basti vedere il titolo del concerto "Il cielo in una stanza" scelto da don Tonino Bello che a sua volta si è ispirato al celebre brano di Gino Paoli. Musica allo stato puro è stata suonata, cantata e ballata passando da brani di musica leggera sino a "Immagine" di John Lennon, e da fan del cantautore e musicista di Liverpool si può dire che l'hanno interpretata egregiamente, e "Billie Jean" di Michael Jackson, altra esibizione che, da appassionato, può testimoniare la professionalità di questi artisti. "Un'ala di riserva" è il titolo della preghiera di don Tonino che la "Dio lo vuole band" ha musicato, utilizzandola come chiusura dell'esibizione facendo calare il silenzio sul belvedere dalla musica e i balli iniziali, che presto diventerà il titolo di un album che la band andrà a incidere in sala di registrazione. Un vero appuntamento con la musica apprezzato da tutti i presenti, tanto da spingere il parroco don Matteo Martire della chiesa del quartiere Punto Pagliaio, B.M.V. Ausiliatrice, di cui si è celebrata la festa, a rinnovare l'invito nel mese di agosto quando la città ospita un gran numero di abitanti grazie al turismo balneare e termale. Come preghiera, fra le tante scritte da don Tonino, è stata scelta "Santa Maria Vergine della note", una richiesta di sostegno alla Madonna, a cui era molto devoto il vescovo di Molfetta, verso chi si trova ad attraversare le difficoltà della vita. La preghiera non bisogno di nessun commento perché chiara e semplice com'era don Tonino già santo per il popolo. Così cita:


«Santa Maria, Vergine della notte,
noi t'imploriamo di starci vicino
quando incombe il dolore, irrompe la prova,
sibila il vento della disperazione,
o il freddo delle delusioni o l'ala severa della morte.
Liberaci dai brividi delle tenebre.
Nell'ora del nostro calvario,
Tu, che hai sperimentato l'eclissi del sole,
stendi il tuo manto su di noi,
sicché, fasciati dal tuo respiro,
ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà.
Alleggerisci con carezze di Madre la sofferenza dei malati.
Riempi di presenze amiche e discrete
il tempo amaro di chi è solo.
Preserva da ogni male i nostri cari
che faticano in terre lontane e conforta,
col baleno struggente degli occhi,
chi ha perso la fiducia nella vita.
Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat,
e annuncia straripamenti di giustizia
a tutti gli oppressi della terra.
Se nei momenti dell'oscurità ti metterai vicino a noi
le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto.
E sveglieremo insieme l'aurora.
Così sia»
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