panorama spiaggia margherita di savoia
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Territorio

Bandiera Blu bene, ma restano i problemi

Rifiuti e illuminazione pubblica da migliorare in vista della stagione estiva

Un premio con riserva. Il primo è stato consegnato dalle FEE, fondazione per l'educazione ambientale, la seconda proviene dai cittadini. A Margherita di Savoia per il 2˚ anno di seguito lo scenario cambia: la città viene premiata con la Bandiera Blu che attesa la balneabilità delle acque salinare e altri parametri, quali, ad esempio, la raccolta differenziata e l'alta qualità dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari. «Un riconoscimento che tutti i margheritani devono sentire proprio», come ha affermato il sindaco Paolo Marrano. Parole che la voce di popolo non appoggia appieno, «viste le problematiche che continuano a caratterizzare la città». Senza entrare in sterili discussioni ormai diventate di moda, «la Bandiera Blu è sicuramente un grande occasione per incrementare il turismo, però, come ogni buona legge di mercato vuole, bisogna saper presentare il proprio prodotto». Anche se c'è qualche mugugno tra i cittadini: «Margherita di Savoia ha indubbiamente delle bellezze naturali uniche come le saline, da annoverare come le più grandi d'Europa, e la zona umida. Però basta fare un giro in città e lo spettacolo improvvisamente svanisce: marciapiedi disastrati e strade invase dalle strisce blu. Fra non molto faranno pagare anche la sosta dei pedoni sul marciapiede, -dice sarcasticamente una signora-». Insomma, nella cittadina pugliese in cui di blu sono più le strisce che la bandiera, 2 problemi tengono ancora banco fra i salinari: «I rifiuti e l'illuminazione pubblica». Dopo il cambio di azienda appaltatrice della nettezza urbana, la Sia, il problema è stato tamponato, nonostante i numerosi abbandoni frutto dell'inciviltà. Col periodo estivo la problematica acquisita importanza, perché oltre al numero dei residenti si va ad aggiungere il numero di bagnanti e di turisti che fanno lievitare sensibilmente la popolazione. Quindi, a rigor di logica, più cittadini vuol dire anche più rifiuti. Ciò che costituisce il vero problema è l'affitto abusivo delle abitazioni estive che, non essendo dichiarate ad uso abitativo, non vengono fornite degli strumenti idonei alla raccolta differenziata. Basti fare un giro in città e vedere dei garage, che in inverno ospitavano auto e biciclette, in estate essere adibiti all'ospitalità delle famiglie di bagnanti che, chiaramente, non avendo né i mezzi né il proprietario che li informi sulle modalità della raccolta, gettano l'immondizia in un unico sacco e la ripongono in luoghi di fortuna come i marciapiedi o i piedi degli alberi. E non solo. L'illuminazione pubblica è una vera piaga di Margherita di Savoia. Circolare per il corso di sera equivale a una missione suicida. Partendo dal ponte di Porto canale fino al centro, come in altre parti della città, la strada è letteralmente divorata dalle tenebre. I cittadini sono costretti «a camminare con le pile perché a causa degli orari di lavoro si è obbligati a camminare a quest'ora». La totale assenza di luce e di controlli, davvero il massimo per una città che si definisce turistica. Se i turisti saranno costretti a camminare con il casco dei minatori e percorrere la strada che li conduce in spiaggia, invasa da immondizia, che delle volte crea l'effetto ottico del palo che spunta fra i sacchi di rifiuti, la Bandiera Blu non servirà a molto.
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